PRENESTINO, TORNAVANO DAL CONCERTONE: IL DELITTO FORSE PER VECCHI DISSAPORI

Dissapori legati a una vicenda giudiziaria risalente al 2009. Questi, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sul caso, i possibili motivi alla base dell’omicidio di ieri sera al Prenestino, nel quale un 26enne russo è morto dopo essere stato accoltellato al cuore da un 26enne italiano. I due, entrambi di ritorno dal concertone di piazza S. Giovanni con due gruppi distinti di amici, si sono incnotrati per caso intorno alle 22,30 vicino al centro sociale Forte Prenestino. Non appena si sono incrociati, il 26 enne italiano ha estratto un coltello da combattimento in lega e ha colpito all’emitorace sinistro il giovane russo, perforandogli il polmone e il miocardio. L’italiano ha poi cercato di fuggire, mentre gli amici della vittima cercavano di bloccarlo. Dopo essere riuscito a divincolarsi, il 26enne italiano è stato fermato a poche decine di metri dal luogo dell’omicidio da una pattuglia dei carabinieri del Nucleo radiomobile in transito. L’arma del delitto è stata consegnata ai militari da una donna che faceva parte del gruppo della vittima. L’arrestato nega comunque ogni addebito. I dissapori risalirebbero al 2009, quando vennero arrestati insieme a Secondigliano, nella periferia di Napoli, dove si erano recati per acquistare droga: hashish, marijuana e cocaina. Secondo una prima ricostruzione, l’omicida avrebbe imputato al giovane russo la responsabilità dell’arresto.