Primarie Pd, battaglia Zingaretti-Martina

    Nicola Zingaretti, in piena corsa alle primarie Pd, controbatte alle accuse di un ricongiungimento con gli ex Ds: “E’ una altra fake news” dice, commentando la voce come “una buffonata senza fondamento” anche l’idea che gli viene attribuita di voler portare il Pd ad un’intesa con D’Alema per le Europee. Ma sostiene invece il suo principale avversario alle primarie Pd, Maurizio Martina: “Il vecchio gruppo dirigente, responsabile della sconfitta, sostiene l’ex vicesegretario. E’ legittimo ma io credo che bisogna voltare pagina”. La replica al nemico n.1 alle primarie Pd arriva immediata: “Io sarei il vecchio? Potrei rispondere che quando lui ha iniziato a fare il dirigente di partito, io andavo alle scuole medie. Ma se facciamo una gara al ribasso ci perde tutto il Pd e siamo in tanti a non volerlo. Per questo da me solo proposte e zero polemiche”.Per sottolineare il suo totale consenso al progetto dei dem e rimandare al mittente gli attacchi di chi, Calenda e renziani, lo accusano di voler tramutare il partito in una specie di ex Ds invitando ad entrare a D’Alema e Bersani,  Zingaretti rammenta, intervenendo ad Agorà su Raitre, di essere stato “il primo capogruppo di Uniti nell’Ulivo, primo segretario del partito nella mia regione, ho fatto vincere il Pd mentre gli altri perdevano a tutte le elezioni. Io voglio un partito che porta il Pd nel futuro, altrimenti muore”. I merito al pregiudizio sugli ex Ds “ci sono persone che questo partito lo hanno fondato, come me, come Veltroni, Gentiloni. Il sottoscritto è stato capogruppo a Bruxelles di Uniti nell’Ulivo, quando il Pd ancora non c’era e probabilmente alcuni quelli che parlano erano contro il Pd. Io ero Pd prima di loro”. Sulla vicenda commenta Paolo Gentiloni, che appoggia Zingaretti. “D’Alema non rispunta per niente. Se rispuntasse avrebbe ragione da vendere anche Calenda”.