Privatizzazione greca, un altro passo è stato fatto di Edoardo Pavino

    È arrivato il via libera del board dell’Esm al terzo programma di aiuti per la Grecia da 86 miliardi. Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombroviskis ha firmato, a nome dell’esecutivo Ue e del suo presidente Jean-Claude Juncker, il Memorandum d’intesa con la Grecia che definisce la stretta condizionalità che Atene deve rispettare per il terzo programma di aiuti da 86 miliardi. Lo annuncia la portavoce su Twitter.   Il via libera arriva solo dopo che il Bundestag tedesco ha approvato oggi  con ampia maggioranza il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia. Dallo spoglio è emerso che hanno votato a favore degli 86 miliardi per la Grecia 454 deputati tedeschi, 113 sono stati i voti contrari, 18 gli astenuti.

    Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble parlando al Bundestag tedesco per il voto sul terzo pacchetto di aiuti alla Grecia rivolgendosi ai parlamentari tedeschi ha chiesto: “Votate per l’approvazione degli aiuti” e ha anche sottolineato che “in Grecia il cambiamento è riconoscibile”.   In effetti un cambiamento si può già notare nel cambiamento della gestione di alcuni aeroporti greci, la società tedesca Fraport acquisterà i diritti di gestione di 14 aeroporti regionali greci. La vendita, dal valore di 1,23 miliardi di euro, concederà alla società basata a Francoforte il diritto di gestire e sviluppare gli aeroporti per 40 anni. Fra gli scali compresi nell’intesa ci sono quelli a Salonicco, seconda città del paese, e sulle isole di Creta, Corfù e Rodi. L’operazione era stata avviata a novembre, ma l’approvazione finale era stata congelata dall’avvento del governo Tsipras a fine gennaio. Il via libera all’intesa, fa ripartire il piano di privatizzazioni richiesto dai creditori internazionali, che il nuovo esecutivo greco aveva inizialmente bloccato. La privatizzazione degli aeroporti regionali greci era stata inclusa nel memorandum d’intesa che il governo di Atene ha concordato con i suoi creditori internazionali, al fine di ottenere il nuovo programma di salvataggio triennale di 86 miliardi di euro.           Schaeuble ha poi sottolineato che “naturalmente non c’è garanzia che tutto funzionerà e ci sono dubbi”, Infine ha ricordato che Tsipras aveva promesso ai suoi elettori che si potessero evitare sacrifici e riforme, che sono invece “inevitabili” e ora “deve fare il contrario di quello che aveva promesso”, ha affermato in un altro passaggio del suo intervento.