PROFONDO ROSSO – FORZA ITALIA CON L’ACQUA ALLA GOLA: LE CASSE SONO VUOTE, NONOSTANTE I 43 MILIONI DI EURO VERSATI DAL CAVALIERE PER ESTINGUERE I CREDITI BANCARI

Forza Italia verserebbe in condizioni economiche disagiate. Oltre che i dati politici, a togliere il respiro a dirigenti e quadri del movimento, i dati dell’ultimo bilancio, relativo al 31 dicembre 2015, chiuso con un passivo di esercizio pari a 3 milioni 546mila 281 euro. In virtù di questo ora il disavanzo patrimoniale complessivo accumulato aumenta, passando da 95 milioni 430mila 062 euro del precedente esercizio a 98 milioni 976mila 343 euro. Di suo, Silvio Berlusconi ha cercato di restituire un po’ d’ossigeno (ma non sufficiente) alle casse del partito, versando nei primi mesi dell’anno 43 milioni di euro, per estinguere gli ultimi debiti esistenti con le banche. Allo stato, dunque, il Cav (in qualità di fideiussore) risulta l’unico creditore degli azzurri e di fatto l’unico proprietario di Forza Italia, che lui stesso fondò nel ’94. Questo significa, dal punto di vista giuridico e da quello politico, che nessuno potrà accampare pretese sul brand forzista e mettere in discussione la sua leadership, anche se in sua assenza (per la convalescenza ad Arcore post operazione al cuore del 14 giugno scorso), continuano le beghe interne e le grandi manovre sui futuri assetti organizzativi del partito. “Forza Italia è Silvio Berlusconi e ci resterà”, dicono dalle parti di palazzo Grazioli. “Nei primi mesi dell’esercizio – si legge nella relazione firmata dalla senatrice Maria Rosaria Rossi, ora non più amministratore unico azzurro ma tesoriere solo del gruppo a palazzo Madama – a causa dell’escussione di fidejussioni personali rilasciate in precedenti anni a diversi istituti bancari a garanzia di affidamenti da questi concessi al nostro Movimento, il presidente Berlusconi ha provveduto a saldare in qualità di fideiussore gli ultimi debiti esistenti nei confronti delle banche per un importo complessivo di 43 milioni 915mila 812 euro. Il presidente è così divenuto il nuovo creditore nei confronti di Fi per l’importo pari ai pagamenti da lui effettuati per un ammontare globale di 90 milioni 433mila 600 euro, somma comprensiva dei versamenti già effettuati al 31 dicembre 2014. Pertanto, il nostro movimento non ha più alcun affidamento bancario e di conseguenza alcun debito verso le banche; naturalmente, le fidejussioni a suo tempo rilasciate sono totalmente estinte”. Ma nonostante i conti siano ancora in rosso, aggiunge Rossi: il “disavanzo di 3 milioni 546mila 281 euro subito nell’anno in esame appare in fortissima riduzione rispetto a quello di 11 milioni 881mila 327 subito nell’esercizio 2014, con un divario tra i due risultati di 8 milioni 335mila 046 euro”.

M.