PRONTO SOCCORSO – ADDIO AI COLORI, ORA SARANNO I NUMERI A STABILIRE LE PRIORITÀ. MENO TEMPI DI ATTESA ED INFERMIERI PIÙ ‘RESPONSABILIZZATI’

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    Il pronto soccorso cambia: non più i colori ma ora saranno i numeri a stabilire le priorità. Una scelta a quanto sembra perfettamente in linea con le professionalità del triage, che aspettavano da tempo questa ‘innovazione’. Questo perché, oltre alla numerazione dei casi su cui intervenire, gli stessi infermieri godranno di maggior autonomia. Non sappiamo se questo aiuterà a snellire i tempi di attesa nei pronto soccorso che, specie d’inverno, si trasformano in vere e propri bolge dantesche. Dunque le modalità ed i tempi d’intervento saranno raccolti da numeri che vanno dall’1 al 5:1) massima emergenza, 2) urgenza, 3) urgenza ’differibile’, 4) urgenza ’minore’, e 5) per le ’non urgenze’). “Sono linee guidache aspettavamo da tempo e finalmente c’è la presa d’atto del problema del sovraffollamento dei pronto soccorso ­– rivela all’agenzia di stampa all’Adnkronos Salute,Massimo Magnanti, segretario nazionale del Sindacato professionisti emergenza sanitaria (Spes) e medico del Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Roma – Sarà un grande cambiamento per le persone ma è una evoluzione positiva che ci mette allo stesso livello di altri Paesi Ue e degli Usa. Nessun si dovrà spaventare se entrando al pronto soccorso non ci saranno più i famosi colori che avevano imparato a conoscere”. Stando alle nuove linee guida, un paziente valutato in urgenza non dovrà attendere più di 15 minuti, a scalare invece, da i casi meno urgenti, a quelli minori – passando per le non urgenze – i tempi di attesa varieranno dai 60 ai 240 minuti. La cosa buona, rispetto al totale abbandono a cui attualmente ci si trova in attesa della ‘chiamata’, il monitoraggio da costante da parte degli operatore per valutare eventuali evoluzioni del paziente in attesa. Dicevamo l’autonomia per gli infermieri. Questi ultimi, se hanno maturato almeno  sei mesi di esperienza lavorativa in pronto soccorso e svolto un periodo di formazione abilitante al triage – tramite un corso teorico specifico e affiancamento a tutor esperto – avranno molte più competenze.

    M.