Prostituzione nei “centri sociali” tra Verano e La Sapienza

    Il caso della morte di Desiree Mariottini sta spalancando l’ennesimo filone d’indagine legato all’illegalità nei centri sociali occupati. Il caso di Desiree non sarebbe isolato, riguarderebbe una certa fascia adolescenziale vicina ai centri sociali che, per procurarsi sostanze stupefacenti, si prostituirebbe proprio nelle fatiscenti strutture occupate. Notizia inquietante, che fa guardare le occupazioni illegali di palazzi e capannoni sotto l’ennesima luce sinistra. All’opinione pubblica già era noto che nei centri sociali si spacciassero droghe d’ogni genere, come che si vendessero compact disk pirata e si svolgessero attività concertistiche e feste senza pagare alcuna tassa. Al panorama dell’abusivismo e dell’illegalità oggi s’aggiunge lo sfruttamento della prostituzione. Una vendita di sesso non tanto dissimile da quella denunciata in “Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, il film del 1981 diretto da Uli Edel ispirato alla vera storia di Christiane Vera Felscherinow: ambientato tra il 1975 ed il 1977 e basato sull’omonimo libro. La storia di Christiane ha edotto il mondo occidentale sulla piaga della prostituzione legata alla tossicodipendenza giovanile dei centri sociali. Era fino a qualche settimana fa impensabile che, la storia del prostituirsi per procurarsi droga nei pressi d’uno zoo, potesse accadere anche a Roma. Nella Capitale italiana lo zoo è incarnato dai locali fatiscenti tra l’Università La Sapienza ed il Cimitero Verano. Interi isolati assurti da decenni a terra di nessuno. Dove consumare sesso con una sedicenne ha il costo d’una dose di cocaina o di anfetamine varie. Anche la clientela di queste “lucciole” sarebbe abbastanza variegata, andrebbe dal pensionato solo al migrante spacciatore di droga. Tutti concordano sul fatto che si sarebbe giunti a questo degrado dopo decenni d’assenza della pubblica amministrazione. Oggi il sindaco Raggi ripropone la ricetta degli sgomberi, ed in tanti sottolineano come San Lorenzo sia ormai l’epicentro della prostituzione giovanile e minorile. Infatti troppe indagini di polizia avrebbero fatto emergere anche la prostituzione di ragazzine rom: non è un mistero che il Cimitero Verano sia circondato da roulotte e camper di nomadi, e la clientela della ragazze s’aggirerebbe al calare delle tenebre tra Stazione Tiburtina e San Lorenzo.