Protesta bus turistici, Roma paralizzata

    I bus turistici paralizzano la capitale. Sono circa 200 i veicoli che stanno paralizzando il centro della città di Roma, dopo aver bloccato il traffico da Via del Teatro Marcello a Piazza Venezia. Parcheggiati in massa, i bus turistici sono i protesta nei pressi del Campidoglio contro il nuovo regolamento che, in buona sostanza, vieta l’accesso al centro a partire dall’anno prossimo. Centinaia di autisti si sono riuniti in Piazza del Campidoglio per chiedere di essere ricevuti da qualche rappresentante dell’amministrazione. Nella piazza, alcuni manifestanti hanno addirittura bruciato una bandiera del Movimento 5 Stelle.
    Decine le pattuglie impegnate a guidare il traffico, che presenta diverse criticità: parzialmente chiusa al momento via dei Cerchi e Via del Teatro Marcello. Disturbi del traffico pesante ai Lungoteveri, autobus deviati, cittadini infuriati.

    L’improvvisa manifestazione dei rappresentanti delle categorie di bus turistici è la pesante risposta alla nuova disposizione decisa dal Campidoglio, che sostanzialmente li bandisce nelle zone più centrali della città a partire dal 1 ° gennaio. La categoria ha dato avvio al tumulto perché dal prossimo anno inizieranno le nuove regole: l’aumento delle tariffe per l’ingresso nella capitale e il divieto di accesso al centro storico. Con queste nuove regole, il nuovo piano dell’ amministrazione ha scatenato le proteste degli addetti ai lavori del settore.

    “Dal primo gennaio, molti di noi saranno disoccupati, abbiamo già avuto una cancellazione del 10% dei prossimi gruppi organizzati per il 2019”, ha dichiarato Assnagron Confesercenti ad Adnkronos Cinzia Renzi. Il problema non riguarda solo Roma, perché i grandi tour operator stanno evitando la “programmazione italiana”. Abbiamo chiesto di parlare con la Raggi perché è inutile parlare con i consiglieri Meleo e Stefano, che non hanno ascoltato le nostre proposte per migliorare il piano degli autobus finora “, ha aggiunto Cinzia Renzi.

    Ad aggravare la situazione della circolazione stradale c’è poi un’altra grana, quella che vede i conducenti di taxi contrari al NCC, il noleggio con i conducenti. In tumulto da alcuni giorni, i tassisti protestano dalle 9.30 in piazza Madama, per spingere i senatori ad approvare senza un passo indietro il cosiddetto emendamento della Ncc che renderà il loro lavoro molto più contingente e controllato. I tassisti promettono di sciogliere la protesta solo dopo l’approvazione dell’emendamento.

    Se la linea anti-Ncc passa, l’approvazione della disposizione entrerà in vigore dal prossimo 1 ° gennaio e obbligherà gli affittuari a tornare alla loro rimessa domiciliare alla fine del servizio. E la battaglia anche su questo punto si è scatenata, perché la rimessa deve risultare nel Comune che ha rilasciato la licenza.

    Un terreno scivoloso su cui le due categorie – taxi e Ncc – si sono ripetutamente scontrate. Se i noleggiatori con conducente sperano in un passo indietro sulla riforma, i tassisti chiedono invece l’approvazione definitiva, temendo e soffrendo per la concorrenza delle auto nere.