POLITICA ITALIANA

“Quali sono le contestazioni sugli errori commessi?”, ribatte il governatore Fontana

Finalmente, dopo settimane da film horror, in Lombardia “la situazione è andata bene, la gente ha capito la necessità di rimanere a casa e che se tutti quanti facciamo questo sforzo molto probabilmente riusciremo a interrompere questo contagio”, ha affermato stamane Attilio Fontana, governatore lombardo, intervenendo in diretta su un’emittente radiofonica.

“Sono convinto, anche se i numeri sono ancora un po’ così, che presto inizierà la discesa verticale. Abbiamo fatto un periodo di discesa moderata, ma sono convinto che inizierà una discesa più intensa, più violenta e verticale e che si interromperà il contagio“.

“Quali sono le contestazioni sugli errori commessi?”

Riguardo l’impressionante numero di contagi che ha caratterizzato il suo territorio, Fontana pensa che  Il virus è stato particolarmente violento in Lombardia, perché molto probabilmente stava circolando nel nostro territorio già da parecchi giorni. Altrimenti non si spiegherebbe questa ondata di una violenza inaudita che non ha in alcun modo potuto essere controllata. Noi  – ha aggiunto il presidente della Lombardia – abbiamo seguito tutti i protocolli e abbiamo fatto le scelte in accordo con l’Iss, abbiamo dovuto ricorrere all’ospedalizzazione, perché da noi se la gente non veniva ospedalizzata non riusciva a sopravvivere. vorrei capire quali sono le contestazioni sugli errori commessi“.

“Ero convinto che rallentasse più velocemente”

Riguardo al termine del lockdown individuato dal Comitato scientifico per il prossimo 4 maggio, Fontana precisa che “aspetteremo quello che ci diranno i nostri esperti, i nostri epidemiologi, per capire l’andamento di questa curva che sta rallentando, ma molto molto adagio. Io ero convinto che rallentasse più velocemente. Ma mi auguro che sia una questione di giorni. Mi auguro – ha poi concluso –  che presto si vedano gli effetti benefici di questa chiusura, perché stiamo ancora vivendo le code del periodo in cui invece eravamo semichiusi”.

Max