QUANDO NON È IL MARE È IL DESERTO: 44 MIGRANTI, TRA CUI DONNE E BAMBINI, MUOIONO DI SETE NELLA TRAVERSATA DEL DESERTO DEL NIGER DOPO CHE IL LORO FURGONE SI ERA GUASTATO

Mentre Save the Children presentava l’agghiacciante report ‘Infanzia rubata’ (dedicato agli oltre 700 mln di minori che nel mondo vivono in condizioni a dir poco disagiate), in Africa si compiva l’ennesima ‘strage di innocenti’ legata al fenomeno migratorio. Come ha infatti testimoniato all’agenzia di stampa Dpa un funzionario della Croce Rossa impegnato nel luogo, nel deserto del Niger 44 migranti, tra i quali 6 bambini, sono morti di sete. I migranti erano a bordo di un furgone che, nel tratto di Agadez-Dirkou (solitamente seguito per raggiungere la Libia), si è bloccato a causa di un guasto. Più tardi è stato il responsabile della Croce Rossa di Bilma, Lawal Taher, a fornire ulteriori dettagli in merito a quest’ennesima tragedia della disperazione: provenienti dal Ghana e dalla Nigeria, tra le 44 persone morte c’erano 17 donne, 3 neonati e 3 bambini. La loro tragedia è stata raccontata dai 6 superstiti (5 uomini e una donna), che sono riusciti a raggiungere a piedi i dintorni della città di Achigour, dove hanno ricevuto i primi soccorsi. Quello del Niger è un tratto insidioso nella rotta che i migranti seguono per arrivare in Europa. Come rivela un report stilato in merito dall’Organizzazione internazionale per i migranti, qui soltanto lo scorso anno, sono passate almeno 330mila persone, ed è pressoché sconosciuto il numero di quanti sono realmente sopravvissuti sotto il cocente sole che infuoca il deserto del Sahara.

M.