QUASI FATTA PER LA LEGGE SULL’OMICIDIO STRADALE

Il governo incassa il sì da parte del Senato con 149 sì 91 no e nessun astenuto e adesso passerà alla camera in quarta lettura. Dopo il maxiemendamento e la fiducia del senato spera di avere la risposta definitiva dalla camera, la legge sull’omicidio stradale che era stata approvata dalla Camera il 28 ottobre scorso, ma alla quale sono state apportate delle modifiche giustificabili, ora si spera soltanto che la calendarizzazione per la seconda discussione della legge alla Camera si effettui in temi brevissimi. “La fiducia posta del Governo – scrivono le associazioni – ci conferma la chiara volontà dell’esecutivo, ma ora i margini di manovra sono finiti. La legge, dopo 4 anni dalla prima proposta delle associazioni Lorenzo Guarnieri, Asaps e Gabriele Borgogni, deve essere approvata velocemente perché la strada sia più sicura e certamente più giusta”. L’obbiettivo del governo è di arrivare oggi alla votazione conclusiva del ddl che si trova in discussione in parlamento da un anno e mezzo ed è alla terza lettura. Il testo del ddl ha avuto uno sprint anche dopo la morte di ‘Corie’ Mendez investita da un’auto pirata. Il testo uscito dalla camera prevede che l’omicidio stradale diventi un reato a se graduato su tre varianti. Resta la pena he c’è tuttora ovvero omicidio per violazione per codice della strada da 2 a 7 anni. La sanzione penale salirebbe sensibilmente con le nuove regole: chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere. Inoltre le novità introdotte dal ddl uscito dalla camera prevedono maggiori pene per specifiche dinamiche di incidente: per lesioni stradali, per conducenti dei mezzi pesanti, per la fuga del conducente subito dopo l’incidente.

Andrea Cecconi