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Rapporti di ‘buon vicinato’: benché prevalga la tolleranza, ecco perché si litiga nei condomini romani

Mancato rispetto degli orari condominiali relativi al “silenzio”; cattivo utilizzo degli spazi comuni con oggetti personali lasciati su pianerottoli, nei sottoscala e negli androni dei palazzi; auto parcheggiate per lungo tempo nel cortile. Sono questi i principali motivi di lite nei condomini di Roma.

E’ quanto emerge da un’interessante indagine di Condexo, un’azienda romana impegnata nel campo del PropTech che si occupa di gestioni condominiali.

Da quanto si evince infatti da uno studio condotto alla vigilia del week end in cui si celebra la Festa dei Vicini, un appuntamento promosso nel 1999 a Parigi dal vicesindaco del comune, Atanase Périfan, con lo scopo di rafforzare e favorire i rapporti di buon vicinato e che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.

Rapporti di ‘buon vicinato’, il 72% dei romani si ritiene soddisfatto. Ecco invece le cause di dissidio che spesso si traducono in denunce

Degli 880 condomini romani che hanno risposto al sondaggio di Condexo, il 72% ha definito “buono” il proprio rapporto con i vicini di casa. Il 25% “ottimo”, solo il 3% “pessimo”.

Entrando invece nel ‘ventaglio’ delle lamentele che rischiano di far saltare ‘rispetto ed amicizia nei condoin della Capitale’, oltre al disturbo della quiete negli orari dedicati al riposo (35%) e l’utilizzo improprio degli spazi comuni (35%), gli altri motivi di lite nei condomini sono dati da: rumori e odori molesti (32%); problematiche legate agli animali da compagnia e alla loro gestione (26%), al mancato rispetto delle norme relative alla tutela della sicurezza, come cancelli e portoni che vengono lasciati sempre aperti (24%). Condòmini urtati anche da chi innaffia le piante facendo gocciolare l’acqua da finestre e balconi (20%).

Rapporti di ‘buon vicinato’, per i romani il miglior modo per mantenere buoni rapporti è “essere tolleranti verso piccole trasgressioni”

Tuttavia solo il 3% degli intervistati ha risposto ad un torto subito con una ripicca o un dispetto.

Ma come mantenere i rapporti di buon vicinato? I condòmini della Capitale non hanno dubbi: il miglior modo è “essere tolleranti verso piccole trasgressioni”, così ha risposto il 63%. Per il 31% vince il rispetto ligio delle regole, mentre per il 6% l’unica cosa da fare è segnalare subito all’amministratore di condominio eventuali violazioni.

Rapporti di ‘buon vicinato’, il 29% degli intervistati sostiene che sia “già abbastanza incontrarli per le scale”

Forse, potremmo anche parlare di vicini di casa ma non propriamente amici. Se infatti il 61% degli intervistati risponde che gli piacerebbe condividere con i propri vicini di casa un evento sportivo, culturale o di intrattenimento; il 3% una festività come Natale o Pasqua, il 7% una gita fuori porta; il 29% sostiene che siagià abbastanza incontrarli per le scale”.
Max