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Raptus a Chieti, pensionato uccide la moglie a bastonate

Quando, dopo tanti sacrifici – come se ne fanno nel corso di un matrimonio – era andato in pensione uscendo dalla ditta nella quale ha lavorato per una vita, e sembrava destinato finalmente a trascorrere il resto dei suoi anni in serenità, accanto alla moglie. Ma Domenico Giannichi, 68 anni, purtroppo aveva iniziato ad evidenziare problemi di salute, e non sembrava nemmeno più lo stesso pacifico uomo conosciuto da tutti nella provincia chietina, dove viveva. Stamane, mentre era in auto con la moglie, si è scatenata una violentissima lite. Addirittura, benché fosse al volante, sembra che il 68enne abbia colpito la donna con un violento pugno. A quel punto la signora è scesa barcollando, tentando una fuga per le campagne di Torino di Sangro, dove i due vivevano da sempre. Ne è scaturito un drammatico quanto breve inseguimento, fino a quando la donna ha perso l’equilibrio cadendo a terra e, una volta raggiunta, il pensionato ha imbracciato un grosso ramo colpendola più volte al capo. Passato il raptus di violenza, realizzato quanto fatto, disperato il 68enne ha chiamato un parente (i figli vivono e lavorano lontano) ed i soccorsi, ma era ormai troppo tardi: la moglie giaceva inerte in una pozza di sangue.
Il Giannichi ha così atteso l’arrivo dei carabinieri ai quali si è consegnato…
Max