Razzismo, atleta costretto a tagliarsi le treccine

    Andrew Johnson, liceale afroamericano, è stato costretto dal direttore di gara Alan Maloney a tagliare i suoi dreadlocks, le treccine afro per intendersi, prima di una sfida della sua scuola, la Buena Regional High School di Atlantic County, nel New Jersey, che i più hanno interpretato come un fenomeno di razzismo. Le treccine del liceale erano coperte, così come prevede il regolamento, ma l’arbitro della competizione, già alle cronache per altri episodi di razzismo, ha imposto al ragazzo di tagliarsi i capelli, o se no sarebbe stato buttato fuori dalla gara, aggiudicata poi dallo studente.Il video, diffuso tramite Twitter, ha acceso gli animi sui social network, provocando un forte sdegno: su Change.org è stata diramata una petizione per far dimettere l’arbitro, già soggetto a fenomeni di razzismo dal suo incarico. ’’Questo comportamento non dovrebbe essere accettato – è scritto sulla piattaforma- Alan Maloney non può essere un arbitro’’. Anche se questo episodio è legato al razzismo nello sport, lo si può leggere nella più vasta ottica del fenomeno razziale che in America divide ancora, a quasi 50 anni dalla battaglia di Martin Luther King, i neri dai bianchi. Da quando si è insediato Trump alla casa Bianca, gli episodi di razzismo sono cresciuti, complice anche una politica ritenuta eccessiva nei confronti dei diversi (specie i migranti). Dalla vicenda di Charlotte di due anni fa dove un auto è passata sopra la folla di manifestanti per i diritti civili, uccidendo una giovane, alle presunte bombe recapitate ad esponenti democratici (anche l’ex presidente Obama) che hanno sostenuto la marcia dei migranti provenienti dal centro America. Se invece ci si limita al contesto sportivo, non bisogna andare oltreoceano, ma basta vedersi in casa propria. Nel calcio, sport nazionale, sono sempre costanti i fenomeni razziali da parte di esponenti ultrà. L’ultimo ha riguardato il recente Inter-Napoli e il difensore della squadra partenopea Kalidou Koulibaly, oggetto per tutto il match di ululati razzisti per il colore della sua pelle da parte della tifoseria nerazzurra.