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Reddito/Pensione di cittadinanza: ne beneficiano 2,6mln di italiani

Stamane l’Osservatorio dell’Inps ha aggiornato dati e numeri relativi alla riforma del Reddito/Pensione di Cittadinanza. Dunque parliamo di 1.041.000 pratiche a vantaggio di più di 2,5 milioni di persone. Nello specifico, le famiglie che hanno avuto accesso al sussidio mensile sono 916.000, pari a 2,4 milioni di persone. La Pensione di cittadinanza riguarda invece 126mila famiglie, per 143mila persone. E poi ancora, allo scorso 16 gennaio, sono 1,1 milione (il 67%), le domande accolte, 88 mila (il 5%) quelle a lmomento in lavorazione mentre, 457 mila (pari al 28%), sono quelle invece respinte o cancellate.

Ad oggi hanno perso il sussidio 56mila nuclei

Di contro, per quanto riguarda invece le domande decadute o respinte, nei confronti dell’Inps ad oggi hanno perso il diritto al sussidio 56 mila nuclei: 50mila riguardo al Reddito di Cittadinanza, e gli altri 6mila in relazione alla Pensione di Cittadinanza. Le motivazioni sono così divise: l’8% dei nuclei ha rinunciato, il 10% perché ha evidenziato una sensibile variazione del reddito familiare, ben il 39% (escluse morti o nascite) perché ha mostrato una variazione della composizione familiare e, infine, il 42% perché ha mostrato ambedue le variazioni: sia ‘numerica’ (riferita quindi alla composizione), che economica del nucleo familiare.

L’importo medio di erogazione è di 493mila euro

Mediamente l’Inps ha erogato sussidi di 493mila euro mensili, calcolando però in percentuale un importo superiore – mediamente del 7% – in più al Sud e alle isola, rispetto a quello -8% del Centro, e del -14% del Nord.
Nello specifico a far variare l’importo mensile è anche il tipo di prestazione, diciamo che la media parla di circa 532 euro per il Reddito di Cittadinanza, e di 222 euro mensili per la Pensione di Cittadinanza.
Il 67% dei nuclei familiari riceve un sussidio mensile inferiore a 600 euro, soltanto l’1% può contare su un importo che tocca i 1.200 euro. Come precisa ancora l’Inps, la cosiddetta ‘classe modale’, è riferita alle famiglie aventi un solo componente, e qui l’importo mensile varia tra i 202, i 400, ed i 600mila euro.

La Campania la regione con più richieste

Nello specifico, l’80% delle domande hanno seguito l’iter Caf, mentre il 20% dai Patronati e dalle Poste Italiane che, nel caso delle regioni del Nord, hanno rappresentato il 31% della trasmissione dell domande, ed il 15% di quelle richieste dal Sud e dalle Isole.
Queste ultime, il Mezzogiorno in particolare, detiene la maggioranza delle domande pervenute: 911mila famiglie (il 56%), contro le 463 (28%) del Nord, e le 268 mila (pari al 16%) del Centro.
In testa alle regioni che vantano il maggior numero di beneficiari della riforma (sia Cittadinanza che Pensione), c’è la Campania con il 19% delle famiglie, seguita dalla Sicilia (17%), quindi Lazio e Puglia (entrambe con il 9% di di sussidi). Sono quattro regioni i cui nuclei rappresentano il 55% di quelli raggiunti dal sussidi a livello nazionale.

Il 90% sono italiani, il 6% extracomunitari

Per smorzare inoltre una ‘polemica gratuita’, l’Inps fa notare che il 90% delle prestazioni sono a beneficio di italiani nel 90% dei casi, nel 6% a favore di cittadini extra-comunitari (ovviamente in possesso del permesso di soggiorno), nel 3% dei casi per cittadini europei, mentre il restante 1% diviso tra i familiari di individui appartenenti a tuti questi casi elencati.
Max