REGINA INDISCUSSA DEI SALOTTI E DELLA MONDANITÀ, STILISTA ED AMATA NONNA, AD 85 ANNI SI È SPENTA MARTA MARZOTTO. DALLA NOBILTÀ ALL’ARTE, NEGLI ANNI VISSUTI ACCANTO A GUTTUSO

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    La sua è stata la vita di una sorta di cenerentola. Nata poverissima, e poi divenuta signora indiscussa dei salotti dell’alta borghesia, protagonista della mondanità d’elite, stilista ed avvenente donna, si è spenta ad 85 anni Marta Marzotto. A darne notizia è stata la nipote Beatrice Borromeo che, su Twitter, ha semplicemente scritto: “Ciao nonita mia”. Figlia di un casellante delle ferrovie e di una mondina, Marta Marzotto – nata Marta Vacondio – nasce a Reggio Emilia nel 1931 e inizia a lavorare giovanissima come apprendista sarta e poi modella nella sartoria delle sorelle Aguzzi a Milano. Nel 1952 conosce il conteUmberto Marzotto, comproprietario dell’omonima industria tessile, che sposa dopo due anni di fidanzamento. Negli anni nascono 5 figli: Paola (madre di Beatrice Borromeo), Annalisa – nata nel 1957 e scomparsa nel 1989 per fibrosi cistica – Vittorio Emanuele, Maria Diamante e Matteo. Divorziata in seguito dal marito, continua ad usarne il cognome. Alla fine degli anni Sessanta risale il legame artistico e amoroso con il pittoreRenato Guttuso, che la ritrarrà in diverse opere nel corso della relazione, interrotta bruscamente dopo circa vent’anni. E proprio il legame con Guttuso le costerà nel 2008 una condanna in primo grado a 8 mesi di carcere – poi annullata nel 2011 dalla Corte d’Appello di Milano – per essere stata ritenuta responsabile di aver riprodotto, senza averne titolo, alcune opere in suo possesso, tra cui diversi quadri che la raffigurano e 700 serigrafie del pittore. Mondina, stilista, contessa, e soprattutto nonna (era legatissima ai suoi nove nipoti, per i quali era semplicemente ’Nonna Big’), Marzotto è stata tutto questo e molto di più. Eccentrica forse, ma sempre con uno stile impeccabile, verrà ricordata come l’ultima signora dei salotti e incontrastata regina di stile. Inseparabile dai suoicoloratissimi caftani, che sfoggiava indistintamente ogni stagione e dai ventagli dalle tinte caleidoscopiche, Marzotto legò saldamente il suo nome a quello della moda, una delle sue più grandi passioni, creando una sua linea e disegnando gioielli.