REGIONE, INTERROGAZIONE M5S: “DUE STIPENDI PER 14 MESI, LEODORI SI DIMETTA”

    La seduta odierna del Consiglio regionale del Lazio, dedicata principalmente alla discussione della Pl 76 sulle modifiche del Piano casa, si è aperta con l’illustrazione in Aula, da parte del consigliere Gianluca Perilli, dell’interrogazione presentata dal M5s, in cui si chiede al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, di fornire “informazioni sulla percezione di somme a titolo di stipendio del dipendente regionale Daniele Leodori a seguito della sua messa in aspettativa, e quali azioni intenda intraprendere in caso detta circostanza risultasse confermata”. Risulta infatti che il presidente del Consiglio regionale del Lazio abbia continuato percepire, a causa di un errore amministrativo, lo stipendio da dipendente della Regione nonostante, dal mese di Marzo 2013 si trovasse, di fatto, in aspettativa non retribuita dal suo precedente incarico per mandato elettivo.  “Secondo noi il presidente dell’Aula, Daniele Leodori, deve dimettersi – ha affermato Perilli – in seguito a un’interrogazione presentata pochi giorni fa e che riguarda la nostra posizione sul fatto che il presidente, per 14 mesi, ha percepito due stipendi che gli derivano sia dalla sua carica di presidente del Consiglio sia da quella di dipendente regionale, quando si sa benissimo, in virtù delle regole che disciplinano la pubblica amministrazione, che il dipendente che va in aspettativa non ha più diritto allo stipendio. Il presidente ha replicato che si tratta di un errore tecnico – ha aggiunto – noi abbiamo rilevato moltissime contraddizioni nelle dichiarazioni che ha rilasciato sui giornali. Per noi, questo non coincide con la figura del presidente che deve rappresentare le istituzioni, soprattutto eticamente, dopo che sono state fatte tante battaglie contro i costi della politica. La giunta Zingaretti ha sempre sbandierato la trasparenza e la sua propensione a ridurre i costi, questo per noi rappresenta un fatto intollerabile che merita le dimissioni di Leodori dalla presidenza. La risposta di Leodori – ha concluso – non è stata coerente con le richieste di chiarimenti rispetto a fatti precisi. Inoltre, il presidente su questa vicenda non ha mai sentito la necessità di informare l’Aula e i suoi consiglieri di come sono andate le cose e ci risulta che le cifre più importanti di restituzione di questi stipendi sia avvenuta pochi giorni fa”.