REGIONE LAZIO, TEMA RIFIUTI, CONSIGLIERA BIANCHI SUL TEMA DELLE NOMINE SAF

    Rifiuti, nomine Saf: arrivano le dichiarazioni di Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo Per il Lazio. “Dobbiamo capire che i rifiuti possono diventare una  ricchezza per i territori, una risorsa su cui creare lavoro e sviluppo. Perché non immaginare anche nella provincia di Frosinone l’avvio del ciclo di un’economia circolare? 

    Un cambio netto di approccio che può passare già dalle prossime nomine in scadenza della Saf. Un modello in cui non si creano scarti o rifiuti, ma tutto viene riutilizzato. I vantaggi per la salute e le tasche dei cittadini sono innegabili, e su questo anche la UE ha puntato fissando degli obiettivi molto ambiziosi, fissando al 70% il riciclo dei rifiuti entro il 2030.

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    Sono convinta – sostiene la Bianchi – che siamo un territorio abbastanza maturo per raccogliere queste evoluzioni e farle nostre partendo dal basso, dai comuni e dai cittadini. E proprio per un rinnovato protagonismo penso sia necessario dare ai 91 sindaci la possibilità di decidere veramente.”

    Daniela Bianchi, poi, lancia una proposta: “apriamo la  possibilità di presentare candidature  libere e trasparenti, una finestra di 10 giorni in cui  soggetti di alto profilo come studiosi, esperti e manager possano presentare cv e piattaforme programmatiche in merito alla gestione. Così si potrebbe dare  la possibilità ai sindaci di valutare persone dall’indubbia esperienza nel campo dei rifiuti e delle politiche ambientali, e proposte operative sulla gestione della Saf. Un Presidente così legittimato rafforzerebbe i territori stessi e testimonierebbe un forte atto di assunzione di responsabilità e coraggio da parte degli stessi sindaci perché sarebbero loro i decisori delle politiche sui rifiuti. Agendo così, smetterebbero di delegare sempre e solo alla politica la gestione dei territori. Potremmo avere una provincia più forte e con un protagonismo diverso nelle scelte regionali. Un esempio virtuoso di governance giocata democraticamente e al solo interesse pubblico che spazzerebbe via interessi e giochi di potere della consueta spartizione delle poltrone.