RENZI APRE L’OTTAVA ’LEOPOLDA’ LANCIANDO L’IMMINENTE OK AL BIOTESTAMENTO

Una ’Leopolda’ che, in termini di condivisione politica (riferito sopratutto a Pd e sinistra in generale), sarà ricordata come la più ’disertata’ tra le otto edizioni sin qui segnate. Ma lui, irrefrenabile ’animatore’ da palco, finge di non accorgersene nemmeno tanto, come puntualmente accade, quando prende la parola è un fiume in piena. “Tutti gli anni ci dicono: non ci sarà nessuno, Renzi solo come un cane… – esordisce il segretario del Pd – ed ogni anno vengono migliaia di persone diverse con idee da condividere e progetti da confrontare. Per parlare di politica tra persone diverse ma in libertà”. Un’edizione, questa inaugurata ieri, dedicata all’incontro (come suggerisce la mega scritta che fa da sfondo al palco), tanto è che questa ottava Leopolda è stata ribattezzata ’L8’, una sigla che può anche essere letta come ’Lotto e, indugiando con la fantasia, anche come declinazione del verbo ’lottare’. Immutato anche lo stile vintage dove, tra gli arredi spogli di un fantomatico appartamento, spiccano la spilletta, la tazza e la maglietta, i gadget principali proposti negli stand dove si concorre all’autofinanziamento della kermesse. Puntuale, vista anche l’aria che tira, Renzi ha voluto dedicare la prima giornata dell’appuntamento alle fake news, “Il New York Times – racconta subito l’ex premier – ha pubblicato un pezzo su quello che sta accadendo in Italia, davvero impressionante. La Leopolda inizia nel segno della lotta per la verità”. Poi, attraversando diversi temi che saranno poi approdonditinel corso della kermesse, il segretario del Pd ha tenuto ad esprimere la sua convinzione circa l’approvazione, entro la fine della legislatura, della legge sul biotestamento. “La battaglia sui diritti la facciamo felici e a viso aperto – ha affermato Renzi davanti alla platea fiorentina – Non trasformiamo i diritti in scontro tra partiti o in presupposto di coalizione tra partiti. Il Fine vita è doveroso e faremo di tutto per approvarlo. Ma accanto a ciò vogliamo discutere sul ruolo delle badanti, su come possano essere amate le persone malate fino alla fine della vita”. Insomma un buon inizio, ’aggressivo’ al punto giusto, ironico, esaustivo e, immancabilente, anche inframezzato da frecciatine al vetriolo. Una Leopolda in pieno stile Renzi…
M.