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Riaperture, domani le linee guida ed il Pass. La Meloni incontra Draghi: “Ecco le nostre richieste”

Eccoci dunque in imminenza delle attese anzi, ‘agognate’ riaperture, che torneranno a dare nuova linfa – si spera – a tutte quelle attività produttive, ‘sopravvissute’ alla piaga delle restrizioni.

Dal 26 aprile tra le novità che caratterizzano questa ‘parvenza’ di ritorno alla normalità, ha suscitato clamore – ed anche perplessità – la novità costituita dall’istituzione del cosiddetto ‘Pass vaccinale’, una sorta di ‘lasciapassare’, sia per poterci recare nelle altre regioni, che per accedere ad eventi sportivi o culturali.

Così domani, alle 17, gli esperti del Cti si riuniranno intorno ad un tavolo  per lavorare sia sul ‘Pass’, che sulle linee guida suggerite dalle Regioni.

La Meloni incontra Draghi: “Restrizioni: chiediamo al governo un cambio di paradigma”

Nel frattempo poco fa si è concluso l’incontro tra la delegazione di Fratelli d’Italia ed il premier Draghi, incentrato sulle riaperture. “Chiediamo al governo un cambio di paradigma. Per noi non è nelle prerogative del governo italiano stabilire se e quando i cittadini possono uscire di casa o tenere aperta la loro attività”. Tuttavia, ha aggiunto la leader di Fdi, “Le norme possono essere anche stringenti – riconosce Meloni – se non bastano due metri se ne mettono cinque. Ma la norma deve essere generale e riguardare tutti. Il governo si deve assumere la responsabilità dei protocolli ma dopo più di un anno non si può più consentire che il governo stabilisca chi può fare o non fare qualcosa. Cose come il coprifuoco, che non c’entrano niente con la lotta al contagio, per Fdi non si possono più portare avanti. Su questo siamo stati molto fermi”.

Meloni: “Sfiducia a Speranza, in sole 48 ore abbiamo raccolto oltre 100mila firme”

E ancora. Sulla ‘vicenda Speranza’: ”Il presidente Draghi non ci ha chiesto della sfiducia al ministro Speranza, penso sappia benissimo come la pensiamo. Noi stiamo andando avanti, stiamo raccogliendo le firme, crediamo che in un sistema democratico nessuno sia intoccabile e ciascuno si debba assumere le responsabilità che il proprio lavoro comporta. In 48 ore abbiamo raccolto più’ di 100mila firme sulla nostra mozione di sfiducia. Questo vuol dire non solo che la nostra mozione non è vergognosa ed è uno strumento del quale l’opposizione dispone in una Repubblica parlamentare, ma soprattutto che è una scelta più condivisa dagli italiani di quanto certa sinistra voglia far credere”.

Meloni: “Lo scostamento a vantaggio delle attività produttive, e che la Cig venga pagata mensilmente”

Inoltre, ha aggiunto la Meloni, “abbiamo chiesto che tutte le risorse del prossimo scostamento di bilancio vadano solo e unicamente sulla salvaguardia del nostro tessuto produttivo, che non si buttino soldi su cose stupide come il cashback come avvenuto in questi mesi”. Infine, ha quindi concluso, “abbiamo chiesto interventi seri sulla cassa integrazione, che deve essere pagata mensilmente, e non, dopo più di un anno, con 3-4 mesi di ritardo”.

Max