Ricatti online, le raccomandazioni della Polizia Postale

    Allerta estorsione online con la trappola del ricatto: hai guardato un sito solo per adulti, noi diffonderemo i dati. La Polizia Postale informa che nulla di tutto questo è reale o possibile, che vi è un continuo e massiccio e indiscriminato invio di e-mail (spamming) a scopo di estorsione. Funziona così: vengono inviate delle e-mail in cui gli utenti vengono informati dell’hacking del loro account e-mail da parte di un gruppo internazionale di criminali. Questa email segnala che l’account è stato “forato” con un virus mentre visitava siti per adulti; da qui la minaccia di rivelare a tutti il ??tipo di sito visitato e la conseguente richiesta di denaro in criptovaluta.

    “Attenzione – avverte la Polizia Postale – Nulla di ciò è reale: rappresenta un’invenzione del criminale, sviluppata con il solo scopo di gettarci nel panico e farci pagare la somma illecita: è tecnicamente impossibile, infatti, che chiunque, anche se fosse entrato illegalmente nella nostra casella di posta, potrebbe, solo per questo motivo, installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivare la webcam o rubare i nostri dati “.

    La polizia postale raccomanda di mantenere la calma perché il criminale in realtà non ha alcun video che ci ritrae in atteggiamenti intimi né, con ogni probabilità, le password dei profili social da cui attingere l’elenco dei nostri amici o parenti; non pagare alcun riscatto perché anche quando il criminale ha effettivamente i nostri dati, pagare determina l’unico effetto di far aumentare le successive richieste di estorsione.

    La Polizia consiglia anche di proteggere la nostra posta elettronica (e in generale i nostri conti virtuali): cambia la password, se non l’hai già fatto, impostando password complesse; non utilizzare mai la stessa password per più profili; abilitare, ove possibile, meccanismi di autenticazione “forti” per i nostri spazi virtuali, che associano l’inserimento di una password con l’inserimento di un codice di sicurezza ricevuto sul nostro telefono cellulare.

    E ancora, tieni presente che l’inoculazione (quella reale) dei virus dei computer può verificarsi solo se i criminali informatici hanno avuto la disponibilità materiale dei dispositivi stessi o se sono riusciti a fare il phishing del computer. Quindi, fai attenzione a non lasciare mai i nostri dispositivi incustoditi (e non protetti) e fai attenzione a cliccare su link sospetti o allegati e-mail.