RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, CON UN +11,6%, CONTINUANO AD AUMENTARE LE FAMIGLIE ITALIANE CHE RICORRONO AL MUTUO. MEDIAMENTE LA RICHIESTA È DI 122.945 EURO

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    Sul fronte mutui nei primi nove mesi dell’anno le richieste e surroghe delle famiglie italiane sono cresciute dell’11,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ l’immagine fotografata dal Barometro Crif sulla domanda di mutui. Spiegando che a settembre è stato registrato un incremento del +6% rispetto allo stesso mese del 2015, l’ Executive Director di Crif, Simone Capecchi, sottolineano che le richieste di mutuo “hanno confermato il recupero della domanda del comparto mutui verso i volumi pre-crisi, anche grazie al contributo delle surroghe, sostenuto dai bassi tassi di interesse applicati e dalle condizioni del mercato immobiliare che continuano a mantenersi appetibili”.  Un incremento trainato anche dall’offerta da parte degli istituti di credito che, spiega ancora Capecchi, “è oggi più fluida, anche grazie alla riduzione degli indicatori di rischiosità del credito alle famiglie, con il tasso di default a 180 giorni che a marzo 2016 è sceso all’ 1,5%, il livello più basso degli ultimi 4 anni. Vedremo se anche nell’ultimo trimestre dell’anno continuerà il trend positivo o se, al contrario, si assisterà ad un rallentamento della dinamica in corso. Non si può infatti escludere che si sia arrivati ad una ‘nuova normalità’ del mercato”. “Per sostenere e beneficiare della ripresa del comparto, le aziende di credito -sottolinea Capecchi- dovranno continuare a lavorare alla costruzione di un’offerta sempre più innovativa del prodotto mutui, che non può prescindere da una maggiore attenzione alla customer experience e al presidio dei canali digitali, ovviamente senza tralasciare il governo del rischio dell’operazione e l’adempimento degli obblighi normativi”. Entrando nello specifico, un altro dato ‘favorevole’ riguarda l’importo medio richiesto, per un valore medio attestato intorno ai 122.945 euro, superiore del +2% ai 120.525 euro corrispondenti al mese dell’anno precedente. Le famiglie italiane scelgono tempi compresi fra i i 16 e i 20 anni (23,8%) di mutuo mentre, il 20,7% opta per la tra i 21 e i 25 anni, con il 20,7%.