Home SPETTACOLI CINEMA Roger Waters: “Il mio tour fa musica ma racconta la vita”

Roger Waters: “Il mio tour fa musica ma racconta la vita”

“Il neoliberalismo ha compromesso in maniera quasi irreparabile il nostro pianeta, ma sono contento che ai miei concerti vengano molti giovani, che stiano lì sotto al palco. Amano la musica perché ne riconoscono la verità, visto che la maggior parte della musica pop di oggi è completamente senza significato, emozioni e contenuti. Le nuove generazioni si devono convincere che le idee sono la cosa più importante da seguire, magari perdendo meno tempo dietro all’ultimo modello di uno smartphone. Dobbiamo sperare ci sia sempre un moto che da individualista si trasformi in collettivo, perché solo attraverso la connessione con l’altro possiamo salvare il nostro futuro”. Ed ancora: “La questione dei migranti non la conosco nei dettagli. Quello che sappiamo è che si tratta di gente povera, affamata, in grande pericolo perché vive in zone di guerra. Per questo fluttuano verso un posto dove sperano di poter vivere meglio, loro e la loro famiglia. Noi, gli esseri umani del mondo, abbiamo un dovere nei loro confronti, ma invece ci facciamo dividere da queste tecniche nazionalistiche, accettiamo ci vengano costruiti muri intorno perché ci lasciamo persuadere che noi siamo meglio di loro, o che meritiamo più di loro, o che loro vogliono ucciderci. Questa però è una narrativa studiata a tavolino, ma non c’è nessun futuro dietro a una mentalità simile: non vengono qui perché vogliono rubarvi la pizza, ma solo perché sono disperati”.
E’ un fiume in piena Roger Waters, amato bassista dei Pink Floyd, che alla Mostra di Venezia, presenta furoi concorso ‘US + THEM‘, un docu-film (realizzato insieme a Sean Evens), girato nel corso del tour mondiale 2017-2018.

Salvini se ne è andato, meno male

Se è vero che spesso gli artisti parlano di politica e sociale da uomini comuni, Waters ha una visione molto più ampia, avendo perso il padre giovanissimo – in quel dello sbarco di Anzio. Un artista cresciuto orfano (quando morì lui era in fasce), che ha sofferto sulla propria pelle le brutture della guerra ed il pericolo delle dittature. Basterebbe pensare all’album ‘Animals’ del 1977, nel quale Water prevedeva il terribile ‘abbrutimento’ sociale che stiamo vivendo oggi. Ed infatti, forse esagerando oltre, afferma che “Non so molto bene quello che sta succedendo in Italia a livello politico, ma so che Salvini per il momento se n’è andato. Beh, meno male. Anche se mi sto accorgendo di una recrudescenza fascista in tutta Europa. Il potere mai come oggi controlla le nostre vite, c’è un disegno per distruggere questo nostro splendido e fragile pianeta: dobbiamo metterci insieme e resistere perché altrimenti non avremo nulla da lasciare alle prossime generazioni”.
Quindi, parlando del suo show, “Quando porti avanti un tour del genere, uno show in 157 tappe ogni volta per un pubblico diverso, sarebbe ridicolo non farne un film”. Sul capitolo Anzio: “Il viaggio per scoprire mio padre faceva parte della narrativa di The Wall, album che nel 1979 nasceva da uno spunto autobiografico, cosa che caratterizzò poi anche il successivo tour. Il tour Us + Them ha invece un’impronta politica e umanitaria”.
Dopo l’anteprima veneziana, e quindi a livello mondiale, ‘Us + Them’ arriverà nei nostri soltanto dal 7 al 9 ottobre con Nexo Digital.
Max