Rom, l’associazione 21 Luglio: “Cutini ha fallito, Marino cambi delegato”

    Rom, l’associazione 21 Luglio: “Cutini ha fallito, Marino cambi delegato”
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    “Ha mostrato scarsa competenza e mancanza di una visione politica adeguata per allineare la città di Roma alle linee guida indicate dalla Strategia Nazionale per l’Inclusione dei Rom”. L’associazione 21 Luglio attacca senza mezzi termini l’assessore alle Politiche Sociali, Rita Cutini, nominata con ordinanza 134 del 27 giugno 2013, delegato alla ’questione rom’. A un anno esatto dalla nomina, l’associazione ripercorre quanto fatto e detto dall’assessore, tirando somme tutt’altro che positive. E invitando il sindaco Marino a un cambio della guardia.   “SPERPERO DI DENARO E VIOLAZIONE DEI DIRITTI” – “In questi dodici mesi – scrive l’Associazione 21 luglio in una lettera inviata al primo cittadino – l’Assessore Cutini ’ha mostrato scarsa competenza e mancanza di una visione politica adeguata per allineare la città di Roma alle linee guida indicate dalla Strategia Nazionale per l’Inclusione dei Rom’. Le decisioni assunte dall’Assessore sono state contrassegnate dall’approccio emergenziale, improvvisazione, sperpero di denaro pubblico e violazione dei diritti umani fondamentali”. DA VIA SALVIATI… – Si è partiti con “lo sgombero forzato della comunità rom di via Salviati avvenuto il 12 settembre 2013, costato oltre 150.000 euro e che ha portato alla protesta formale di organizzazioni internazionali che si battono per i diritti umani, come Amnesty International Italia e il Centro Europeo per i Diritti dei Rom”. Per proseguire con “il trasferimento di 137 rom dall’insediamento di via della Cesarina al “Best House Rom”, struttura nella quale, in assenza di luce naturale e spazi adeguati, vivono in 320″. …A LA CESARINA – Sgomberi a parte, l’altra decisione dell’assessorato che non è piaciuta affatto riguarda la realizzazione di un nuovo “villaggio della solidarietà per soli rom nel luogo dove sorgeva fino al 2013 il campo di via della Cesarina”. Idea diametralmente opposta alla linea disegnata dall’Europa e sostenuta a gran voce dai membri della 21 Luglio: abbandonare il sistema campi. Più in generale, “a un anno dalla sua nomina – scrive l’associazione – l’Assessorato a guida Cutini non ha ancora prodotto alcuna linea politica operativa in risposta alle drammatiche condizioni di vita delle comunità rom e sinte nella Capitale e al fiume incontrollato di denaro che fuoriesce dalla casse comunali per il mantenimento dei campi”. La richiesta rivolta al sindaco Marino è quella di un suo intervento diretto e urgente, con l’istituzione di una delega ad hoc per la “Programmazione di interventi per il superamento degli insediamenti formali e informali e per l’inclusione dei rom e sinti”.

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