ROMA – POLITICA IN FERMENTO PER LE STATUE COPERTE DA TELI BIANCHI PER RISPETTO ALLA CULTURA E TRADIZIONE DEL PRESIDENTE IRANIANO HASSAN ROHANI

Ben arrivato in Campidoglio…e scoppia la polemica: per non urtare la sensibilità dell’illustre ospite, sono state coperte co teli bianchi, tutte le sculture e statue antiche di nudi. Rispetto e sensibilità alla cultura iraniana, basterebbe questo per ‘barattare’ migliaia di anni di storia romana, italiana e mondiale. La vicenda ha fatto scalpore su tutti i media internazionali. Durante la cena è stato evitato persino di servire vino. Sulla domanda dei cronisti sul perché ricoprire la nostra cultura, il presidente iraniano ha detto: “E’una questione giornalistica, non ho nulla da dire. I giornalisti sono interessati a queste cose. Io non ho nulla da dire al riguardo. Gli italiani sono un popolo molto ospitale, cercano di fare di tutto per mettere l’ospite a suo agio”. Il caso di presunto rispetto è divenuto presto un caso politico. Le proteste si sono levate da: Fdi-An, Lega e Fi, ma a protestare è stato anche Pippo Civati e i Radicali. Il presidente Rohani ha parlato anche del colloquio avuto ieri in Vaticano con Papa Francesco: “Dobbiamo utilizzare al meglio le religioni per contrastare la violenzae le armi di distruzione di massa. Sappiano benissimo quanto siano pericolose. Dobbiamo distruggere queste armi perché possono arrivare a persone non equilibrate che possono incendiare il mondo. Con il Papa siamo stati d’accordo sulla necessità che queste armi di distruzione di massa vengano distrutte, contrastare la violenza e il terrorismo e per creare un mondo privo di violenza”. Sullo scontro con l’Arabia Saudita ha dichiarato: “Non vogliamo continuare le tensioni, ma non accetteremo mai di chiedere scusa a Riad per quanto accaduto”. Infine Rohani, congedandosi con i giornalisti, ha dichiarato: “Lascio Roma con un ottimo ricordo. Gli italiani ci hanno riservato grande ospitalità e abbiamo trovato grandi affinità sulle questioni regionali e internazionali.Vedo un futuro chiaro, migliore, per i rapporti tra i nostri Paesi”.

D.T.