ROMA, AGGREDIVANO LE VITTIME PER RAPINARLE, IN DUE ARRESTATI DALLA POLIZIA

    poliziaDue le aggressioni ai danni di due vittime rapinate e due le persone arrestate dalla polizia. Il primo è accaduto in via del Pigneto all’angolo con via Grosseto, nella  zona di Porta Maggiore. Quando gli agenti del Commissariato di zona e di quello di Tor Pignattara hanno ricevuto la segnalazione di una rissa in atto, si sono precipitati sul posto dove però, in un primo momento non hanno riscontrato la presenza di alcuno.

     Poco più avanti però, proseguendo nelle ricerche, i poliziotti hanno scorto la presenza di una donna in lacrime ed in evidente stato di agitazione. Avvicinata dagli agenti, questa ha raccontato del tentativo di rapina subito poco prima da parte di un uomo,  fuggito poi verso via Fortebraccio. Durante la colluttazione intrapresa con l’aggressore, la vittima era riuscita a trattenere la borsa ma era rimasta ferita alla mano.  Grazie alla descrizione fornita, gli agenti, durante la battuta in zona, hanno rintracciato l’uomo, che quando li ha visti ha  cercato di allontanarsi in tutta fretta. Bloccato, è stato identificato per C.G., un romano di 26 anni con vari precedenti di Polizia. Accompagnato negli uffici del Commissariato di zona, è stato arrestato per tentata rapina. E’ invece un cittadino tunisino, A.R., di 41 anni, che ieri pomeriggio, nei pressi dell’Ospedale San Camillo, dopo aver minacciato un connazionale ha preteso dallo stesso una somma di denaro. Quando quest’ultimo si è rifiutato l’altro ha iniziato a colpirlo con pugni al volto procurandogli varie contusioni ed un lieve trauma cranico. Fuggito poi in direzione della circonvallazione Gianicolense, l’aggressore è stato individuato e bloccato dagli agenti del Commissariato Monteverde e Trastevere intervenuti a seguito di una telefonata al 113 da parte di un testimone.  Accompagnato negli uffici del Commissariato Monteverde, è stato arrestato per tentata rapina e lesioni. Come raccontato dalla vittima, che espleta attività di parcheggiatore abusivo in quella zona,  da circa tre veniva minacciato dall’arrestato che, per consentirgli di espeltare tale attività indisturbato, pretendeva dallo stesso il pagamento di somme di denaro.