ROMA, APPARTAMENTO IN FIAMME: UN ANZIANO MUORE. MESSA IN SALVO LA MOGLIE

E’ accaduto nella notte. L’incendio è scoppiato in un appartamento del sesto piano di un palazzo di via in via Fonti del Clitunno, nella zona dell’Appio. L’allarme è stato lanciato dai condomini, che hanno sentito un forte odore di bruciato ed   avvisato il 113.

Sul posto sono giunti immediatamente gli agenti del vicino Commissariato Appio, oltre ad una pattuglia del Commissariato S. Giovanni e ad una del Reparto Volanti. I poliziotti, considerato che dall’esterno le fiamme ed il fumo non erano visibili,  hanno cominciato a ispezionare il palazzo. Man mano che salivano le scale, l’odore di fumo è diventato sempre più forte, fino ad individuare al sesto piano l’appartamento interessato dove, a dire dei vicini, abitava una coppia di anziani. Udendo la voce di una donna provenire dall’interno,  gli agenti hanno iniziato a colpire la porta fino a riuscire ad aprirla. Subito la donna è stata soccorsa e trasportata a braccia ai piani inferiori, dove l’aria era più respirabile. La donna, di 81 anni, ha subito riferito ai poliziotti che all’interno era rimasto il marito, O.R. di 79anni. Gli agenti, nonostante l’appartamento fosse completamente invaso dal fumo,  hanno provato a raggiungere la camera da letto ma ad un certo punto sono stati costretti a desistere, visto che l’aria era irrespirabile. Un agente, in conseguenza del tentativo di soccorso effettuato, ha anche accusato un lieve malore a causa del fumo inalato. Sul posto sono quindi giunti i vigili del fuoco, che dopo aver indossato i respiratori,  sono entrati e hanno soccorso l’uomo,  riverso in terra esanime in camera da letto. Entrambi i coniugi sono stati accompagnati al vicino ospedale S. Giovanni, dove l’uomo è deceduto a causa delle esalazioni, mentre la donna non corre pericolo di vita. I vigili del fuoco, dalle prime verifiche, ritengono verosimile che l’incendio possa essere stato innescato  da alcuni ceri votivi lasciati accesi su un comodino della camera da letto.   L’appartamento, completamente inagibile, è stato posto sotto sequestro.

E’ accaduto nella notte. L’incendio è scoppiato in un appartamento del sesto piano di un palazzo di via in via Fonti del Clitunno, nella zona dell’Appio. L’allarme è stato lanciato dai condomini, che hanno sentito un forte odore di bruciato ed   avvisato il 113. Sul posto sono giunti immediatamente gli agenti del vicino Commissariato Appio, oltre ad una pattuglia del Commissariato S. Giovanni e ad una del Reparto Volanti. I poliziotti, considerato che dall’esterno le fiamme ed il fumo non erano visibili,  hanno cominciato a ispezionare il palazzo. Man mano che salivano le scale, l’odore di fumo è diventato sempre più forte, fino ad individuare al sesto piano l’appartamento interessato dove, a dire dei vicini, abitava una coppia di anziani. Udendo la voce di una donna provenire dall’interno,  gli agenti hanno iniziato a colpire la porta fino a riuscire ad aprirla. Subito la donna è stata soccorsa e trasportata a braccia ai piani inferiori, dove l’aria era più respirabile. La donna, di 81 anni, ha subito riferito ai poliziotti che all’interno era rimasto il marito, O.R. di 79anni. Gli agenti, nonostante l’appartamento fosse completamente invaso dal fumo,  hanno provato a raggiungere la camera da letto ma ad un certo punto sono stati costretti a desistere, visto che l’aria era irrespirabile. Un agente, in conseguenza del tentativo di soccorso effettuato, ha anche accusato un lieve malore a causa del fumo inalato. Sul posto sono quindi giunti i vigili del fuoco, che dopo aver indossato i respiratori,  sono entrati e hanno soccorso l’uomo,  riverso in terra esanime in camera da letto. Entrambi i coniugi sono stati accompagnati al vicino ospedale S. Giovanni, dove l’uomo è deceduto a causa delle esalazioni, mentre la donna non corre pericolo di vita. I vigili del fuoco, dalle prime verifiche, ritengono verosimile che l’incendio possa essere stato innescato  da alcuni ceri votivi lasciati accesi su un comodino della camera da letto.   L’appartamento, completamente inagibile, è stato posto sotto sequestro.