Roma, assegnata casa ai rom: proteste a Casal Bruciato

    La tensione è divampata nel pomeriggio di ieri, quando un gruppo di 30 persone si è radunato sotto una casa popolare di via Satta, nel quartiere Casal Bruciato, situato nel quadrante est di Roma. A dare vita alla protesta l’assegnazione della casa popolare ad una famiglia rom di 14 persone, minacciate dalla folla accorsa sotto l’abitazione. “Tanto vi tiriamo una bomba”, è stata una delle minacce ricevute dalla famiglia che ora ha paura di uscire di casa, come riferisce un uomo bosniaco di 40 anni, padre di 12 figli che abitano nell’appartamento di cui hanno preso possesso nella mattinata di ieri scortata dalla polizia. Tra i manifestanti erano presenti anche alcuni esponenti di CasaPound, chiamati dai residente del quartiere, che hanno annunciato un ulteriore sit in alle 17 di oggi.  

    Proteste a Casal Bruciato: “I bambini hanno paura” 

    Admir, il 40enne bosniaco che destinatario della casa popolare, racconta delle minacce subite: “Ci sono queste persone qui sotto e non sappiamo come dobbiamo fare. Ci hanno detto che dobbiamo andare via e non possiamo stare qui. I bambini hanno paura. Ci hanno detto: ’questa casa non è vostra’, ma questa casa ce l’ha data il Comune. ‘Vi facciamo menare’, ci hanno detto e ora i bambini hanno paura. Io vengo dalla Bosnia, come mia moglie, ma i miei figli sono tutti nati in Italia”, conclude l’uomo, che insieme alla famiglia ha deciso di rimanere nella casa che gli ha assegnato il comune. Sulla questione si è espresso attraverso una nota anche il capogruppo alla Regione Lazio di Fratelli d’Italia e candidato alle elezioni europee nel collegio Italia-Centro, Fabrizio Ghera: “Dopo via Facchinetti, nel IV Municipio spuntano assegnazioni ai nomadi di dubbia legittimità. Ma la sindaca non aveva promesso che avrebbe chiuso tutti gli insediamenti? – si legge ancora nella nota – da Casal Bruciato a Casal De Pazzi la Raggi continua a dare case ai rom. Una vergogna, uno schiaffo a tutte quelle famiglie italiane senza un tetto. Dopo via Facchinetti, nel IV Municipio spuntano assegnazioni ai nomadi di dubbia legittimità. Ma la sindaca non aveva promesso che avrebbe chiuso tutti gli insediamenti? – si legge ancora nella nota – da Casal Bruciato a Casal De Pazzi la Raggi continua a dare case ai rom. Una vergogna, uno schiaffo a tutte quelle famiglie italiane senza un tetto”. 
    Non è dello stesso avviso il deputato radicale di +Europa Riccardo Magi: “Continuano a Roma le proteste per l’assegnazione di alloggi alle famiglie rom, fomentate e strumentalizzate da organizzazioni politiche. E, a quanto si apprende, di nuove se ne annunciano già per domani a Casal Bruciato. È necessario che le istituzioni e le forze dell’ordine garantiscano la sicurezza e la dignità dei legittimi assegnatari di case popolari. Sarebbe molto grave se si ripetesse quanto accaduto un mese fa a Torre Maura, dove i manifestanti si sono potuti riversare a ridosso del cancello del centro che ospitava le famiglie rom, rivolgendo gravi minacce perfino ai minori. Su questo ho presentato anche un’interrogazione al ministro dell’Interno per sapere in quella circostanza quali provvedimenti siano stati adottati nei riguardi di chi ha commesso reati penali minacciando cittadini accolti nel centro accoglienza”, conclude Magi.