Roma, Baldassarre e Marzetti a centro accoglienza minori

    L’Assessora Baldassarre e il Garante Infanzia Marzetti effettuano una visita presso un Centro di Pronta accoglienza per minorenni.

    Prosegue il percorso configurato dall’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Laura Baldassarre e dal Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti che hanno visitato oggi un Centro di Pronta accoglienza per minorenni.
    L’accoglienza non può non essere al centro di ogni sorta di politica sociale che una amministrazione contemporanea deve necessariamente mettere in agenda.
    Un percorso, quello volto a rendere la accoglienza nel territorio di Roma Capitale un must operativo, che si concretizza proprio con la presenza dell’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Laura Baldassarre e del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti.

    La visita si inserisce nel percorso tracciato tramite il protocollo firmato lo scorso 3 luglio da Baldassarre e Marzetti con l’intento di rafforzare ulteriormente sinergie e collaborazione e sviluppare così un sistema integrato di protezione e tutela delle persone di minore età.

    Baldassarre e Marzetti hanno visionato le attività che si svolgono abitualmente nella struttura. Il sopralluogo è stato fissato poco prima che avvenisse, senza preavvertire il soggetto gestore. Si tratta della terza visita, nell’ambito di un percorso diventato permanente.

    “Abbiamo dialogato con gli operatori e analizzato nel dettaglio i servizi e le attività all’insegna di una logica fondamentale: studiare in profondità tutto il percorso che affrontano i minorenni. Verificare come è organizzata la giornata dei ragazzi, dall’inizio alla fine, ci consente di rafforzare progressivamente i loro diritti e le loro tutele, grazie al lavoro di tutti gli operatori coinvolti nell’accoglienza e nell’inclusione”, spiega Baldassarre.

    “Per garantire il superiore interesse dei minorenni è determinante riuscire a ragionare calandosi nella loro ottica e nella loro prospettiva. Queste viste ci permettono quindi di lavorare con maggiore cognizione. Abbiamo, in particolare, osservato la funzione imprescindibile svolta dai tutori volontari, che rappresentano l’asse su cui stiamo impostando la nostra azione”, osserva Marzetti.