ROMA: BINDI, MARINO DIA VOCE AGLI SPORTELLI ANTI USURA

    “Visto che siamo in questa citta’ straordinaria, puo’ anche darsi che l’attuale sindaco, come tutti noi non sia perfetto e debba ancora imparare a fare il sindaco. Ma quello che non mi posso aspettare da Ignazio Marino e’ che non dia voce ad una realta’ come questa”. E’ quanto ha dichiarato Rosy Bindi presidente della commissione parlamentare Antimafia intervenendo oggi presso il centro culturale ebraico a Roma al convegno ’Attivita’ di prevenzione e contrasto all’usura nella citta’ di Roma’. Tra i partecipanti, tra gli altri, Riccardo Pacifici presidente della comunita’ ebraica romana, don Francesco De Donno, responsabile Caritas, Luigi Gatti responsabile nazionale anti usura Fai (Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane), Tano Grasso, presidente onorario Fai, Elisabetta Belgiorno, commissario straordinario antiracket e antiusura. Nel corso dell’incontro Tano Grasso aveva ricordato che “per gli sportelli antiusura serve continuita’, come accaduto da Veltroni ad Alemanno. Si tratta, in fondo, di sportelli apolitici. Ma oggi -ha proseguito- in questa continuita’ non c’e’ nulla di scontato”. Ed ha poi aggiunto Rosy Bindi: “semmai il sindaco Marino lo facessa vuol dire che ho conosciuto un’altra persona quando ho conosciuto un chirurgo. Se c’e’ bisogno di mandargli una sveglia gliela mandiamo -ha proseguito- gliela mandiamo con il sorriso, con le buone maniere, con la bicicletta, un pacchettino con il ciclista in Campidoglio. In un momento come questo in cui Roma di problemi ne ha tanti, bisogna assolutamente risolverli dando voce alle realta’ che combattono contro l’usura e il racket. In questo modo -ha concluso- aiuteremo non soltanto Roma ma il mondo”.