ROMA – COCCIA (PD): “RIPARTIRE DALLO SPORT E DALLE PERIFERIE PER PROMUOVERE POLITICHE DI WELFARE. LE OLIMPIADI SONO UN’OPPORTUNITA’ PER L’ITALIA”

    sport cocciaLo sport come punto fondamentale da cui ripartire per elaborare politiche di welfare di comunità. Ricostruire il tessuto sociale delle città italiane promuovendo azioni mirate, relative alla crescita di attività sportive per normodotati e non. Costruire un tessuto sociale ripartendo dalle periferie emarginate. Questi sono i pilastri delle iniziative promosse dalla Deputata Laura Coccia, che si stanno svolgendo in tutta Italia. Eventi che vedono la giovane atleta impegnata a promuovere politiche di welfare e sport con un unico grande obiettivo: preparare il bel paese, e la sua capitale, alle olimpiadi del 2024.

    La candidatura dell’Italia sta spingendo i più scettici a raccogliere le firme per indire un referendum che possa lasciare la scelta ai romani di organizzare o no l’evento in una città ancora sconvolta dagli scandali di mafia capitale. Una decisione quella di gareggiare contro Parigi che spinge i movimenti contro le olimpiadi a portare avanti una corsa contro il tempo per scongiurare la vittoria di Roma. La domanda che si pongono i cittadini è se veramente questo evento possa essere un’opportunità per la crescita della città e del paese intero. Un dubbio che spinge alcuni a mantenere una debita distanza riguardo alla discussione in atto.

    Le olimpiadi da alcuni sono viste come la possibilità di crescita per tutte le città coinvolte. Infatti non sarà solo Roma a beneficiare degli investimenti che saranno stanziati dal CIO ma anche tutti quei capoluoghi, come Cagliari e Palermo, che verrebbero coinvolti nella organizzazione di questo importante appuntamento sportivo. Quindi una possibilità di crescita non solo economica per il Paese che permetterà di avviare quelle politiche di contrasto all’esclusione sociale. Questa è la linea della deputata PD che spinge per far sì che la politica ascolti i cittadini, instaurando un confronto che possa portare a soluzioni condivise per superare quel gap esistente tra lo sport di elité e quello delle associazioni territoriali. “L’intento di queste iniziative – dichiara l’Onorevole Laura Coccia durante l’iniziativa tenutasi domenica 21 febbraio presso il quartiere di Roma il Quadraro – è quello di creare una rete tra istituzioni, associazioni e cittadini tenendo conto delle diverse novità provenienti da diversi provvedimenti a livello nazionale. Ad esempio la commissione cultura della Camera sta lavorando per arrivare alla legge per il riconoscimento sociale dello sport. C’è la necessità di trovare un delegato dello sport che possa sostituire il Presidente del Consiglio Renzi che, pur impegnandosi assiduamente, non riesce ad occuparsi a tempo pieno a ciò”. Questa legge presentata nell’ottobre del 2013 e in esame di commissione dal 14 maggio 2014, permetterebbe il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport. Sottolinea quanto l’attività sportiva possa essere determinante nell’esperienza di vita di ogni cittadino. Una legge che potrebbe dare voce alle associazioni sportive del territorio, colmando definitivamente il vuoto creatosi per la mancanza di una legislazione dove ci sia la definizione di sport. “Il Governo ha preso in considerazione l’emendamento da me proposto nella legge di stabilità – continua la Deputata Coccia – di stanziare un milione e mezzo di euro per portare avanti politiche che possono contrastare l’esclusione sociale nello sport. 500mila euro annui saranno investiti su tutto il territorio nazionale per contribuire alla crescita di tutte le realtà sportive. Un passo in avanti che ci sta permettendo di valutare la possibilità di incrementare i fondi da destinare a tutte le associazioni attive”. Nella legge di stabilità, come ha sottolineato l’Onorevole, sono previsti anche 91 milioni di euro destinati alla realizzazione, riqualificazione e rigenerazione delle piste ciclabili in tutta Italia.

    Porre al centro lo sport per creare un sistema di inclusione sociale e di welfare è un punto centrale anche per l’ex presidente della commissione affari sociali del Comune di Roma, Erica Battaglia, intervenuta anch’essa all’iniziativa dell’Onorevole Coccia intitolata Periferie di Sport. “Il rapporto tra l’ex Sindaco Marino e lo sport è stato tumultuoso. – dichiara l’ex consigliera comunale – In poco meno di tre anni abbiamo creato un assessorato importante come quello dello sport ma abbiamo cambiato tre assessori non riuscendo nell’intento di portare avanti politiche di inclusione. La giunta Marino ha fallito in riguardo a ciò ma è stato importante essere riusciti a candidare la capitale alle Olimpiadi del 2024. Questo può rappresentare una grande opportunità nonostante la consapevolezza dei pericoli in agguato. Questo progetto può permettere di contrastare il malaffare a Roma e portare la città ad essere una metropoli per tutti priva di barriere architettoniche. C’è la necessità di prendere ad esempio Londra che grazie alle olimpiadi ha fatto quel salto di qualità di cui necessitava per continuare ad essere una grande città europea”. Far tornare a crescere la città come obiettivo primario partendo dallo sport e dalle periferie viste come laboratori che possano fare da volano all’integrazione dando la possibilità a tutti di praticare sport per passione o a livello agonistico. “Le regole sono un percorso condiviso – sottolinea l’Onorevole Battaglia – per portare avanti politiche sociali. C’è la necessità di creare luoghi di formazione della cittadinanza partendo dai teatri, associazioni sportive e scuole”.

     

    La crisi della politica è dovuta dalla mancanza di credibilità. Il progetto Roma 2024 potrà aiutare a superare questa crisi. In caso di vincita l’Italia otterrà un miliardo di euro dal CIO che verranno destinati al recupero di molte strutture e alla costruzione di altrettante. “Quando si parla di fondi provenienti dal CIO – dichiara la Deputata Coccia – si deve pensare subito che questi investimenti verranno destinati a tutto il paese e soprattutto a quelle città che verranno coinvolte nel progetto. I romani hanno impresso nella mente ancora lo spreco di denaro che c’è stato con i mondiali di nuoto. Opere iniziate e mai concluse. Ma con le olimpiadi sarà diverso perché il CIO ha previsto un regolamento rigido che non permetterà ulteriori spechi”

     

    Davide Di Carlo