ROMA: CODACONS DENUNCIA VIGILI URBANI PER SCIOPERO DI IERI

    Il Codacons ha presentato oggi un esposto alla procura della Repubblica di Roma in relazione alla situazione di traffico generata dalla protesta dei vigili urbani di ieri, indetta dopo la nomina del carabiniere Oreste Liporace a nuovo comandante della Municipale. “L’ assemblea generale di ieri ha creato enormi disagi al traffico cittadino, con i lavoratori costretti a scendere dalle proprie auto e dai bus e proseguire a piedi per arrivare in tempo al lavoro – spiega il Codacons – Il caos ha riguardato il centro e poi a cascata tute le consolari dall’Appia alla Tiburtina, dalla Prenestina alla Salaria. Bloccata anche la zona della Stazione Termini e quella a ridosso dei Fori Imperiali. Ma situazione peggiore si e’ vissuta tra San Giovanni, via Merulana e Porta Maggiore, e la Cristoforo Colombo”. “Conseguenza di questa protesta dei vigili urbani e’ stata una citta’ in ginocchio. E’ evidente – si legge nell’esposto del Codacons – come Roma sia una metropoli che si diversifica dalle altre e qualsiasi interruzione, turbativa, disservizio, o protesta in grado di alterare il regolare svolgimento del servizio pubblico equivalga a creare un enorme danno e a gettare nel caos la citta’ con conseguente incremento del traffico in superficie fino alla paralisi”. “Se e’ vero – prosegue il Codacons – che la Costituzione, nel rinviare al legislatore la disciplina del diritto di sciopero non intese porgli alcun limite preciso, e’ altrettanto vero che lo impegno’ a tenere nel dovuto rispetto le esigenze fondamentali dello Stato, soprattutto il mantenimento e la garanzia dei pubblici servizi”. L’associazione ha quindi chiesto di “predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se nei fatti esposti possano celarsi a carico di tutti coloro che risulteranno responsabili tra vigili urbani e i sindacati promotori della protesta diverse responsabilita’ ivi compresa la fattispecie di interruzione di pubblico servizio ex art. 340 c.p. nonche’ quella di violenza privata ex art. 610 c.p.”.