Roma, disagi per limitazioni della circolazione

    Disagi urbani di ordinanza legati alle limitazioni della circolazione delle vetture inquinanti in questo ultimo fine settimana capitolino.
    Il Campidoglio ha avviato delle limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti e come sempre sono occorsi disagi legati al blocco delle auto non autorizzate.

    Fino a lunedì, infatti, il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della Fascia Verde ha prodotto un aumento delle difficoltà di spostamento, come era naturale immaginarsi. Il blocco ha riguardato dalle ore 7:30 alle ore 20:30 ciclomotori e motoveicoli PRE-EURO 1 ed EURO 1 e autoveicoli alimentati a benzina EURO 2. 

    Le categorie di veicoli previste dall’ordinanza firmata dalla Sindaca Virginia Raggi si aggiungono a quelle già bloccate in modo permanente nella Fascia Verde: autoveicoli alimentati a benzina PRE EURO 1 e EURO 1; autoveicoli alimentati a gasolio (diesel) PRE EURO 1, EURO 1 e EURO 2.

    Come sempre, le eventuali deroghe specifiche erano state riportate nell’Ordinanza Sindacale che si poteva reperire on line sul sito di Roma Capitale. Inoltre, gli impianti termici dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C in funzione del tipo di edificio. Il provvedimento urgente si è reso necessario a causa del superamento delle soglie di sicurezza previste dalla Legge per l’inquinamento da polveri sottili.
    Come sempre succede in questi casi, la difficoltà nel far collimare le due difformi esigenze strutturali di una città enorme come la Capitale, ovvero da una parte le necessità di spostamento dei cittadini e dei pendolari, ma anche dei turisti tramite le autovetture e dall’altra le ovvie e impellenti misure da prendere sul fronte della protezione e della tutela ambientale, atmosferica e di sanità e salubrità dell’aria cittadina, finisce per acuirsi e andare a specchiarsi sulla poca pazienza che talvolta assale automobilisti e cittadini.
    Va anche detto, ad ogni modo, che l’esigenza di una miglior tutela ambiente a fronte del problema inquinamento legato alle polveri sottili, non è certamente demandabile, e le difficoltà strutturali degli spostamenti legati ad altri mezzi come quelli pubblici, da metro a autobus di linea per esempio, non possono finire per avere un peso maggiore rispetto alla tutela della salute pubblica.