ROMA, FINGE DI CHIAMARE LA MOGLIE MA NON RIESCE A FARLA AI POLIZIOTTI ARRESTATI 2 PUSHER

“Ciao amore, passo a prenderti più tardi perché mi ha fermato la Polizia”. Sono queste le parole pronunciate al suo cellulare da un 40enne romano, dopo che un equipaggio del Reparto Volanti lo ha fermato per un controllo sulla Via Prenestina poco prima delle 2 di questa notte. L’uomo ha chiesto agli agenti di avvisare la moglie che lo stava attendendo. Ma quando lo schermo del cellulare si è illuminato, uno degli agenti ha notato che al numero di telefono digitato dall’uomo corrispondeva l’utente contrassegnato con il nome “Giove”. Il poliziotto si è subito insospettito ed ha suggerito al suo collega di effettuare un ulteriore controllo. Poco prima di accostare la sua auto al ciglio della strada l’uomo aveva compiuto una strana manovra. Ad una quindicina di metri dalla vettura infatti i poliziotti hanno recuperato un pacchetto di sigarette al cui interno erano presenti 10 involucri  termosaldati contenenti circa 8 gr. di eroina e poco più indietro una bustina trasparente con 4 involucri contenenti cocaina del peso di circa 2 gr.

A quel punto gli agenti hanno deciso di esaminare il cellulare dell’uomo per acquisire ulteriori elementi, sospettando che il suo interlocutore potesse in realtà essere un complice. L’analisi degli sms infatti ha evidenziato una intensa e frequente conversazione tra i due con tanto di indicazione del luogo dove sarebbe dovuto avvenire il loro incontro. Gli agenti hanno quindi deciso di effettuare una perquisizione all’interno dell’abitazione del 40enne nel quartiere Casilino dove hanno sequestrato marijuana, sostanza da taglio, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Un mazzo di chiavi rinvenuto nella sua abitazione e del quale l’uomo all’inizio non ha voluto fornire indicazioni, ha condotto poi gli agenti in una villa ubicata nello stesso quartiere. Nelle sue vicinanze era presente anche una chiesa che gli investigatori hanno immaginato potesse essere un ulteriore luogo di incontro che l’interlocutore aveva segnalato al complice durante il controllo, inviandogli un sms con scritto “sto pregando”. Nel frattempo un’auto sospetta è stata vista transitare proprio in prossimità della villa da un altro equipaggio della Polizia, la stessa che poco prima era stata vista transitare anche nelle vicinanze dell’abitazione di V.C. durante le perquisizioni. Il controllo della vettura e l’identificazione dei suoi occupanti ha quindi permesso ai poliziotti di individuare anche il misterioso interlocutore del pusher. Il complice, 34enne napoletano, oltre a mantenere frequenti contatti con V.C. attraverso sms, da quanto emerso dalle indagini era solito entrare anche nella villa e prelevare o depositare la sostanza stupefacente.

All’interno di uno dei locali, infatti i poliziotti hanno sequestrato un bilancino di precisione , un piatto su cui erano presenti tracce di cocaina e dei pezzi di cellophane utilizzati per confezionare le dosi che erano stati gettati in un secchio della spazzatura. Gli agenti hanno sequestrato nelle tasche dei due pusher circa 800 euro in contanti in banconote di vario taglio provenienti, con ogni probabilità, dalla vendita dello stupefacente.

A conclusione degli accertamenti sono stati accompagnati entrambi negli uffici di Polizia ed arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.