ROMA, IN 5 GIORNI HA MESSO A SEGNO DUE RAPINE IN TABACCHERIA TENTANDONE UNA TERZA. ARRESTATO 26ENNE ROMANO

    E’ stata notificata stamattina l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un romano di 26 anni. L’uomo, nello scorso mese di marzo, è riuscito a mettere a segno ben due rapine, tentandone anche una terza, in soli cinque giorni. Le tabaccherie in zona Tuscolano sono state i suoi obiettivi. Le attente e minuziose indagini degli Agenti del Commissariato di zona, diretto dal dr. Domenico Sannino, hanno portato in breve tempo all’identificazione del rapinatore.

    Gli investigatori hanno prima ascoltato le vittime ed alcuni testimoni. Hanno poi esaminato le riprese delle telecamere a circuito chiuso all’interno di una delle tabaccherie rapinate e, al termine degli accertamenti, sono giunti alla conclusione che a compiere le rapine era sempre la stessa persona. Il particolare determinante per gli investigatori è stato il braccio dell’uomo, prima ingessato e poi fasciato, menzionato in ogni denuncia da parte delle vittime. Nella prima rapina, armato di pistola con volto coperto da una sciarpa e con un cappuccio in testa, ha minacciato il proprietario e si è fatto consegnare, oltre a 700 euro, anche alcune stecche di sigarette. Nella seconda rapina si è fatto consegnare 650 euro e varie stecche di sigarette. Nella terza rapina, invece, l’uomo ha tentato di farsi consegnare il denaro ma quando il titolare si è rifiutato di darglielo si è spaventato ed è fuggito via. Nel corso delle indagini si è accertato anche che il rapinatore qualche tempo prima aveva lavorato in un locale vicino alla prima tabaccheria rapinata. Lì aveva avuto una lite con il padre con cui stava lavorando e da cui pretendeva del denaro. Ed è proprio a causa di un pugno dato alla vetrata del locale, dopo l’ennesima lite con il padre, che si era rotto il braccio. Durante le varie attività investigative, i poliziotti hanno rinvenuto anche gli indumenti indossati dallo stesso durante le rapine. L’uomo arrestato è stato accompagnato presso il carcere di Regina Coeli. Dovrà rispondere di rapina aggravata continuata.