ROMA, L’ATAC FRENA SUL CAMBIO MANSIONE DEGLI ESUBERI

Non sarà un processo veloce lo spostamento dall’ufficio in strada per i 323 amministrativi individuati dall’ATAC come esuberi, nell’ambito della riorganizzazione dell’azienda. Dall’ATAC arriva il dietrofront, in seguito alle numerose segnalazioni di casi di operai «imboscati» negli uffici amministrativi.

«Gli esuberi saranno volontari – è stato quindi specificato, – e la conversione del loro contratto in part time, o lo spostamento di personale amministrativo a ruoli operativi, verranno concordati con i sindacati. Al momento resta pertanto rinviata alla positiva conclusione di questo primo processo l’individuazione dei criteri per la gestione delle eccedenze». La questione resta comunque delicata, con l’ombra del licenziamento dietro l’angolo per chi dovesse rifiutare la collocazione in strada. Un’eventualità non remota, come paventato dall’assessore Guido Improta, anche se, come affermato il mese scorso a margine di un icnontro nella storica sede del Pd in via dei Giubbonari, si cercherà di evitare fino all’ultimo questa “estrema ratio”. Il piano dell’ad Danilo Broggi, mirato a risanare l’azienda pubblica, non è quindi semplice da attuare. Un rallentamento inevitabile, anche se assicurano dall’azienda che «la strada intrapresa è quella giusta».