Continua a prendere forma l’idea di Roma di Ignazio Marino. Oggi ha proposto l’istituzione di una commissione che vigili sul radicamento della criminalita’ organizzata. Sarebbe un passo importantissimo per affrontare con decisione quella che per Roma e’ diventata una vera e propria emergenza che si manifesta con i delitti ma anche con la penetrazione profonda di sistemi mafiosi nel tessuto produttivo’’. Lo ha dichiarato il consigliere comunale Pd Paolo Masini. ’’Per anni Alemanno ha negato la realta’ di questo fenomeno -ha proseguito Masini – rifiutandosi di adottare strumenti amministrativi come la delibera antimafia che io stesso ho presentato e che e’ rimasta nel suo cassetto’’. Secondo il consigliere Pd, ’’oggi ci troviamo in una condizione di urgenza assoluta: bisogna istituire una commissione dedicata, come proposto da Marino, e formare amministratori e personale dell’amministrazione affinche’ siano in grado di riconoscere ogni tipo di mafia. Soprattutto quando veste in giacca e cravatta’’. ’’I beni confiscati vanno utilizzati in maniera trasparente, a favore della creativita’, del volontariato e degli start-up delle imprese giovanili e sicuramente – ha affermato Masini – bisogna cambiare completamente passo rispetto a quanto fatto da Alemanno che troppo spesso ha usato questi beni per restituire favori invece di favorire la collettivita’. Emblematico, ma non isolato – conclude Masini – il caso dell’associazione Pogdora, facente capo ad un consigliere comunale Pdl, beneficiaria di un bene sottratto alle mafie per dedicarsi al business della distribuzione automatica nelle strutture delle forze armate. Cambiamo tutto, anche nella lotta alle mafie’’.
