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Roma, parco Bullicante invaso da ruspe: “Stanno minacciando un habitat naturale protetto”

Alcuni esponenti di movimenti ambientalisti hanno chiesto nella giornata di ieri di fermare le ruspe che stavano lavorando al parco Bullicante, protestando contro la rimozione della vegetazione e l’abbattimento degli alberi.

“Fermate le ruspe, stanno tagliando tutti gli alberi”. Così gli attivisti del Forum del Parco delle Energie protestano, facendo arrivare sul posto carabinieri, polizia di stato e polizia locale, i quali rassicurano che è stato chiesto un decreto di ispezione all’autorità giudiziaria. Le ruspe hanno sradicato gran parte della vegetazione presente nell’area, causando quindi gravi danni ad un habitat protetto.

Ci sono gli insetti, fino ad arrivare ai rapaci. È effettivamente un ecosistema. Questo da alcune settimane si sta mettendo in pericolo, ma ormai il danno ambientale è stato realizzato dalla proprietà privata dalla famiglia Pulcini che con le ruspe ha sradicato alberi protetti dalla comunità europea” – Marco del Forum del Parco delle Energie

Una pattuglia della polizia e la forestale hanno organizzato un sopralluogo nella giornata di oggi. Tutta l’area si trova sotto il vincolo paesistico di una vasta area archeologica, motivo per il quale l’intervento di taglio degli alberi necessita di un parere preventivo della Soprintendenza di Stato.

In realtà al dipartimento Tutela Ambientale non è pervenuta alcuna richiesta di potatura o di taglio degli alberi presenti nell’area, come riporta Eleonora Guadagno, presidente della commissione capitolina Cultura. La questione va approfondita, ma nel frattempo le mobilitazioni continueranno anche nella giornata di oggi e nei giorni seguenti e ci si sta muovendo per avere un confronto con le istituzioni. Al momento l’appuntamento per la città è per la giornata di domani, 1° maggio, alle 15 nel parco Bullicante.

Tra i manifestanti c’è anche Claudio Monachesi, un attivista e poeta che con le sue parole offre spunti di riflessione e si batte per la causa leggendo delle sue poesie. Per lui è fondamentale fare un combattimento a livello poetico, combattere anche con la poesia e con le parole. Offre momenti di autoriflessione su sé stessi e su ciò che ci circonda. “Io mi servo del mezzo poetico, è un tentare di conoscermi”.

Silvia Corsi