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Roma, partite iva e ristoratori in piazza: “Riaperture incondizionate”

Ristoratori, esercenti e partite iva ancora in piazza per protestare contro il coprifuoco e le chiusure del governo. I lavoratori, questa volta non tanti come nelle manifestazioni precedenti, si sono radunati a piazza del Popolo, a Roma, chiedendo “riaperture incondizionate, lo stop del coprifuoco, la fine del sistema a colori per le regioni e fondi immediati” per mandare avanti le attività.

Esercenti: “Riaperture incondizionate”

“Siamo qui per dire no a un governo che non ascolta e che ha lasciato le attività come una barca in mezzo al mare – dice Antonio Tedeschi di Periferie Italia – Noi chiediamo due cose semplici: riapertura incondizionata per i locali all’aperto e al chiuso e fine del coprifuoco”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Barbara Cannata di Le partite iva Italia, oggi in piazza “in veste di madre e donna imprenditrice”. “Il messaggio che vogliamo far passare – spiega – è un messaggio di unione, di diritto alla vita. Come lavoratori abbiamo delle responsabilità nei confronti dei nostri figli. Noi diciamo basta al coprifuoco, non vogliamo il contentino di un’ora in più né un’Italia a colori. Deve essere rispettata la vocazione di ogni territorio e l’identità di ogni partita iva. No alle disparità di trattamento, questa è un’emergenza sociale. Chiediamo un tavolo di trattativa con il governo per ripartire a debito zero”.

“Le aperture rivendicate dal governo sono false”, ribadisce Raffaele Ficcavento, movimento Co.Ri Sicilia. “Chiediamo l’annullamento delle regioni a colori e del coprifuoco”. “Da noi – sottolinea riferendosi alla sua terra – è impensabile sedersi a tavola per cenare prima delle 22. La situazione è diventata insostenibile, l’unico sostegno per noi è lavorare”.

Il piano del governo

In questi giorni il governo è al lavoro per alleggerire gradualmente le misure restrittive in vista dell’estate. Un eventuale allentamento del coprifuoco sarà valutato “con i dati epidemiologici del 17 maggio”, ha detto Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, a Porta a Porta. “Il coprifuoco non è una questione politica – ha spiegato – è una questione di analisi degli effetti delle misure restrittive”.

Per la prossima settima è previsto il decreto legge Sostegni bis. Nel provvedimento dovrà essere regolato il meccanismo di erogazione dei ristori alle imprese, alle quali dovrebbero essere destinate misure da 20-22 miliardi di euro.