ROMA, SGOMINATO GRUPPO RESPONSABILE DI TRAFFICO INTERNAZIONALE STUPEFACENTI

Nel corso della notte, in varie province italiane, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, coadiuvati dai militari dei comandi Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 20 persone, ritenute responsabili di reati di associazione per delinquere, transnazionale, finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

Nove sono stati gli arresti eseguiti a Roma, 4 a Reggio Calabria e 3 in Puglia. La misura cautelare è stata emessa a conclusione di un’indagine  dei carabinieri di via in Selci partita nel 2011 su due soggetti della provincia di Roma. I due erano titolari di una ditta di lavorazione di pietra per uso edilizio, denominata “l’era della Pietra”, con sede ad Albano Laziale e Lanuvio (RM)e risultavano attivi nell’importazione dal Sudamerica di carichi di cocaina. Questi venivano occultati all’interno dei container utilizzati per lo stoccaggio e per il trasporto in Italia, via mare, di pietra reperita in Nicaragua e utilizzata presso i cantieri della menzionata ditta. Il gruppo criminale romano si proponeva sul mercato quale fornitore di una piattaforma logistica e di servizi, capace di garantire le importazioni di narcotico in favore di altri gruppi criminali. La droga quindi, occultata nei container introdotti in Italia veniva portata in un cantiere di Lanuvio dove veniva poi estratta. Successivamente veniva consegnata alle organizzazioni criminali committenti che ne curavano il trasporto e lo smercio in altre località italiane. Nel corso dell’indagine è stato accertato che il gruppo criminale distribuiva in proprio quantitativi di narcotico nella zona dei castelli, e forniva il proprio servizio di importazione di cocaina a due atri differenti organizzazioni, una operante in Puglia e l‘altra nella locride.  Tra le importazioni contestate agli indagati figurano 58 kg. di cocaina, sequestrati nel porto di Gioia Tauro [RC] nell’agosto 2012, nonché numerose importazioni risultanti dalle intercettazioni ambientali riferibili al periodo 2010/2013. La misura cautelare colpisce anche un gruppo di 6 cittadini romeni, erano dediti al compimento di reati contro il patrimonio. A tali soggetti sono contestati una tentata rapina a mano armata ai danni di un internet point di Genzano, non attuata per la predisposizione di un servizio preventivo dei Carabinieri nei pressi del citato obiettivo, nonché numerosi furti di ingente valore commessi a Velletri, Aprilia e Lanuvio, sia in abitazione che presso cantieri edili. I 6 romeni privilegiavano i furti di materiale edile e di rame che poi provvedevano a rivendere. Tra i reati contestati vi è il furto di 2.500 metri di cavi di rame asportati da un impianto fotovoltaico all’interno di un cantiere edile della via Nettunense, il furto di grondaie in rame da un plesso scolastico di Lanuvio, nonché il furto di un ingente quantitativo di carburante da un cantiere di Aprilia.  L’operazione conclusa nella notte ha impegnato oltre 200 Carabinieri che hanno eseguito arresti e perquisizioni a Velletri, Genzano, Castel Gandolfo, Nemi, Aprilia (RM), Platì (RC), Andria e Ruvo di Puglia (BAT).