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Roma, sindacati scrivono a Gualtieri e Rocca: è necessaria la nomina del Prefetto

Roma è da oltre un mese senza Prefetto, da quando il 9 marzo scorso, Bruno Frattasi ha lasciato l’incarico per andare a ricoprire il ruolo di direttore dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica, segretari generali di CGIL Roma e del Lazio, CISL di Roma Capitale Rieti e UIL del Lazio, hanno inviato oggi una lettera al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e al sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri in cui esprimono “forte preoccupazione” chiedendo, al contempo, un loro autorevole intervento presso il Ministero dell’Interno “per il ritardo perpetrato nell’effettuare la nomina del Prefetto di Roma, ruolo a oggi ancora non ricoperto”.

La lettera dei sindacati a Rocca e Gualtieri

“Riteniamo superfluo – scrivono i segretari – descrivere la complessità della città di Roma e della sua area metropolitana
derivante dall’ampiezza territoriale, dal numero di abitanti, dall’essere il centro delle sedi istituzionali di governo del Paese, per essere il luogo nel quale risiedono le massime autorità religiose, ragioni queste che sarebbero sufficienti per porre la massima attenzione allo svolgimento della vita della città e alla sua sicurezza. Un territorio così vasto e popolato e con tali macro interessi attira anche l’attenzione di un antico male italiano: la criminalità organizzata”.

“Fondamentale la presenza e l’operatività del Prefetto”

“Come scrivono i magistrati Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino in riferimento alla città di Roma nel loro libro “Modelli criminali” – proseguono Di Cola, Coppotelli e Civica – si tratta di un modello la cui perdurante funzionalità è dimostrata dai numerosi sequestri di beni e attività che si sono susseguiti negli ultimi anni. Con il tempo […] si stanno affermando forme evolute e complesse d’investimento delle ricchezze mafiose: attraverso la penetrazione di un tessuto socio economico nuovo e ricco di potenzialità, come quello romano, gruppi di camorra, cosche della ‘ndrangheta e anche importanti famiglie di Cosa nostra vi stanno esportando interi affari, delocalizzando e più spesso replicando attività quali la gestione del traffico delle sostanze stupefacenti, il controllo di importanti mercati commerciali. A ciò si aggiunge che in queste ultime settimane si stanno registrando una serie di omicidi che fanno temere che possa essere in atto una guerra tra cosche criminali. In tali condizioni, con l’attuazione del PNRR e di altri importanti Fondi Europei e la programmazione di eventi nazionali ed internazionali a cui Roma è chiamata, è fondamentale la presenza e l’operatività del Prefetto”.

“Cgil, Cisl e Uil – concludono i segretari – ritengono che la vacanza del Prefetto possa denotare una pericolosa sottovalutazione, visto il crescente disagio sociale dovuto alla crisi economica, l’aumento delle fasce di popolazione a rischio povertà e il riacutirsi dell’emergenza abitativa e di tante crisi aziendali. Chiediamo pertanto un celere intervento del Presidente della Regione Lazio e del Sindaco di Roma per risolvere questa situazione”.

(eg)