ROSI BINDI MINACCIA LA SCISSIONE NEL PD

 

Rosy Bindi  prende le distanze “dal messaggio che il premier ha costruito in questi mesi. Le sue parole hanno scavato un solco tra il governo, il segretario del Pd e il mondo del lavoro, la parte più sofferente dell’Italia”. La presidente della commissione antimafia sembrano minacciare chiaramente una scissione nel  Partito democratico. “Se il Pd torna a essere il partito dell’Ulivo, che unisce e accompagna il paese, non ci sarà bisogno di alternative. Ma se il Pd è quello di questi ultimi mesi, è chiaro che ci sarà bisogno di una forza politica nuova”, ha sottolineato Bindi. Per la presidente della commissione Antimafia, poi, i risultati alle regionali in Emilia Romagna hanno un significato nazionale e l’astensionismo record alle politiche del partito democratico. “E’ un problema per la democrazia di un Paese, per il Pd e anche per il governo, e per questo l’affermazione del premier Matteo Renzi, secondo il quale si tratta di un elemento secondario è molto grave, sostiene Bindi. Che aggiunge: “Se alle Regionali avessero votato gli stessi elettori delle Europee dovremmo dire che oggi il Pd è tornato al 30%, un numero più vicino al 25% di Bersani che non al 41 di Renzi”, quindi, “il voto di domenica dimostra che è iniziata la parabola discendente, anche di Renzi”. Parole che sembrano uscire dalla bocca di Matteo Salvini, leader della Lega Nord. E invece no, sono di una ex presidente del Pd.