RUSSIA – MANETTE E MEGA MULTA PER 50 IMPRENDITORI TURCHI. LE PROTESTE DI ANKARA: ‘SASSI E UOVA CONTRO LA NOSTRA AMBASCIATA A MOSCA’

Putin ‘non dimentica’, e dopo lo ‘spiacevole incidente’ tra Ankara e Mosca sul caccia del Cremlino abbattuto a ridosso del confine turco, la tensione non sembra poi essersi allontanata più di tanto. Ed oggi in Russia (notizia lanciata dall’emittente di Ankara, Cnn Turk ), sarebbero stati ‘arrestati’ almeno 50 imprenditori turchi con l’accusa di avere rilasciato “false dichiarazioni sul loro viaggio nel paese”. Il gruppo, che aveva partecipato alla nota Fiera dell’agricoltura di Krasnodar, avrebbe motivato la presenza degli imprenditori per motivi turistici mentre, a detta delle autorità (che hanno condannato ciascuno di essi a 10 giorni di carcere e a pagare una multa di 4mila rubli) , si sarebbe invece trattato di un viaggio dai chiari fini commerciali. La notizia ha inevitabilmente mandato sulle furie il governo turco che ha immediatamente convocato l’ambasciatore russo, al quale è stata anche chiesta spiegazione delle proteste (culminate con lanci di uova e sassi) di cui è stata fatta oggetto il giorno prima l’ambasciata turca a Mosca. “In questi giorni, siamo preoccupati dal fatto che le sedi diplomatiche e le aziende turche in Russia sono vittime di aggressioni fisiche con il pretesto di manifestare”, ha reso noto il ministero degli Esteri di Ankara, che ha definito “inaccettabile” tutto ciò. “Ankara – spiega un comunicato – ha chiesto a Mosca di prendere urgenti e ulteriori misure di sicurezza per proteggere le sue missioni diplomatiche in territorio russo”.

Max