RUSSIA – PUTIN DEFINISCE ‘UNA PUGNALATA ALLE SPALLE’ L’ABBATTIMENTO DEL CACCIA RUSSO. ANNULLATA LA VISITA DIPLOMATICA DI OGGI AD ANKARA

Prima l’abbattimento del caccia russo Su-24 dalle forze turche nei pressi di Latakia (al confine tra Turchia e Siria) poi, cosa non da poco, la morte dei due piloti, uccisi dai ribelli dopo essere stati raccolti vivi: quanto basta per scatenare la dura reazione del presidente Vladimir Putin che ha denunciato l’accaduto come “una pugnalata alle spalle condotta dai complici dei terroristi”. Il caccia, ha precisato Putin, sorvolava il cielo siriano, ad un chilometro dai confini turchi e dunque “non era una minaccia.  Analizzeremo tutto, il tragico evento di oggi avrà conseguenze significative, anche per le relazioni tra la Russia e la Turchia – ha quindi ammonito il leader russo  – la Turchia è sempre stata trattata come un Paese amico. Non so chi abbia interesse in quello che è successo oggi, certamente non noi. E invece di mettersi immediatamente in contatto con noi, per quanto ne sappiamo la parte turca si è rivolta immediatamente ai suoi partner della Nato per discutere l’incidente, come se noi avessimo abbattuto un loro aereo e non loro il nostro. Il nostro aereo – ha proseguito il presidente – è stato abbattuto sul territorio siriano, con un missile aria-aria sparato da un F16 turco ed è caduto in territorio siriano, a quattro chilometri dalla Turchia. Né i nostri piloti né il nostro caccia hanno minacciato il territorio turco, questo è ovvio, stavano combattendo i terroristi nelle aree settentrionali intorno a Latakia, dove si trovano i militanti, per lo più gente proveniente dalla Russia, e stanno facendo il loro compito, per assicurarsi che queste persone non tornassero in Russia. Si tratta chiaramente di terroristi internazionali”. Nel frattempo, vista l’aria, è stata convocata urgentemente una riunione straordinaria del Consiglio della Nato. L’obiettivo di questa riunione straordinaria è “permettere alla Turchia di informare i propri alleati sull’abbattimento dell’aereo russo”, ha spiegato la portavoce dell’Alleanza atlantica Carmen Romero, che ha poi aggiunto che il Consiglio si riunisce su richiesta di Ankara. Purtroppo dal 30 settembre, quando la Russia ha iniziato ad effettuare raid aerei sulla Siria, i rapporti con la Turchia hanno segnato un inasprimento dei rapporti in quanto, i turchi, avrebbero più volte denunciato lo sconfinamento dei caccia russi. Intanto è stata cancellata ad Ankara l’annunciata visita che oggi Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, aveva precedentemente programmato a migliorare le relazioni diplomatiche tra i due Paesi, con l’intento di cementare la comune lotta nei confronti del sedicente Stato Islamico.

Max