CALCIO

Russia bandita da Olimpiadi e Mondiali: colpa del doping

La Russia non potrà disputare le prossime Olimpiadi e i prossimi Mondiali di calcio, oltre a tutte le competizioni ufficiali mondiali. Una punizione esemplare per il paese che ha manomesso i dati di laboratorio rendendo di fatto impossibili le indagini per il caso di doping di Stato.

La decisione è stata presa dalla WADA, l’agenzia mondiale antidoping, che ha bannato la Russia da tutte le competizioni internazionali per i prossimi quattro anni. Niente Olimpiadi, Mondiali, e altre competizioni quindi per i russi, invischiata in una vicenda iniziata nel 2015 e su cui non è stata fatta ancora luce a casa dell’inquinamento delle prove.

Russia bandita, il motivo

Non solo competere, la Russia durante i quattro anni in cui è stata bandita, non potrà nemmeno ospitare all’assegnazione di importanti tornei sportivi internazionali. Il motivo che ha portato a questa netta decisione ha origini nel 2015, quando la WADA nell’ambito di un’inchiesta ha trovato prove del doping di massa nell’atletica russa.

Gli atleti che vorranno competere alle prossime Olimpiadi, dovranno farlo senza bandiera, quindi per un paese neutrale. La Russia dal canto suo passerà al contrattacco, contestando la decisione della WADA alla Corte di arbitrato per lo sport (CAS) con sede a Losanna. “Sono sicura al 100% che la Russia andrà in tribunale perché dobbiamo difendere i nostri atleti”, ha dichiarato Svetlana Zhurova, vicepresidente della camera bassa del Parlamento russo.