Home ATTUALITÀ Russia, l’affondo di Lavrov: “Italia in prima fila contro Mosca”

    Russia, l’affondo di Lavrov: “Italia in prima fila contro Mosca”

    Sergej Viktorovič Lavrov Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa

    Dal massacro di Bucha ‘fake’ al nazismo di Zelensky che, come Hitler, ha origini ebree. E ancora la posizione dell’Italia contro la Russia e il pagamento in rubli del gas. Questi alcuni dei temi toccati dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in una lunga intervista televisiva su Rete 4: “Si travisano parole e posizioni della Russia”, ha detto, aggiungendo in merito alle sanzioni: “L’occidente vuole rubare i nostri soldi, non è possibile”.

    Sulla possibilità che Putin voglia concludere la guerra entro il 9 maggio, giorno delle celebrazioni per l’anniversario della sconfitta di Hitler Lavrov ha puntualizzato: “Il governo ucraino è diventato uno strumento degli estremisti nazisti e del governo degli Stati Uniti. La Russia non mira ad affrettare il completamento dell’operazione speciale in Ucraina entro il 9 maggio, Giorno della Vittoria contro il nazismo. I nostri militari non adatteranno artificialmente le loro azioni a nessuna data, incluso il Giorno della Vittoria: Il ritmo dell’operazione in Ucraina dipende, in primo luogo, dalla necessità di ridurre al minimo i rischi per la popolazione civile, ed il personale militare russo. La nazificazione esiste. Zelensky è ebreo? Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei”.

    Il ministro degli Esteri russo ha parlato anche della posizione dell’Italia: “Dall’Italia dichiarazioni oltre le norme diplomatiche, alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche. L’Italia è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa, eravamo abituati all’idea che l’Italia, grazie alla sua storia, sapesse distinguere il bianco dal nero”.

    “Voi pagherete comunque nella valuta prevista dai contratti – ha aggiunto Lavrov in merito al pagamento del gar russo – ma le forniture verranno considerate pagate quando queste somme saranno state convertite in rubli, che non possono essere rubati, per gli acquirenti non cambierà nulla, pagheranno stesse somme previste dai contratti“, ha concluso.