SALARIO ACCESSORIO, UGL-ARVU: SOLIDARIETÀ A DIPENDENTI, SARÀ “AUTUNNO NERO”

     Il Coordinamento romano UGL polizia locale e l’ARVU europea, in una nota, “esprimono tutta la solidarietà ai dipendenti (e cittadini) romani, che ieri spontaneamente si sono riuniti in sit in in Piazza del Campidoglio, per manifestare contro i tagli unilaterali delle retribuzioni, imposte dall’amministrazione Marino. Davvero singolare l’intervento, richiesto dal Campidoglio, di blindati dei Carabinieri, impiegati per fronteggiare non già pericolosi eversori dell’ordine pubblico, bensì i propri dipendenti ed il proprio Corpo di Polizia Locale. La pretesa di chiamare contratto una modifica imposta unilateralmente e la paradossale necessità di far liberare dai blindati Piazza del Campidoglio da cittadini dipendenti di Roma Capitale, riporta alla memoria la politica di Luigi XVI, ci auspichiamo che gli esiti siano meno nefasti”, dichiarano Mauro Cordova presidente dell’ Arvu europea e Marco Milani, Coordinatore Romano dell’Ugl polizia locale. “Intanto – proseguono – invitiamo ogni dipendente a non apporre la propria firma su qualsivoglia richiesta di disponibilità presentata dall’amministrazione, che di fatto si trasformerebbe in un accettazione delle modifiche contrattuali imposte. L’Art.1321 del codice civile, stabilisce come il contratto sia un accordo tra più parti volto a costituire modificare od estinguere un rapporto giuridico e sara’competenza del Tribunale, stabilire se un atto unilateralmente imposto, possa denominarsi nuovo contratto decentrato o se possa aprirsi una contrattazione decentrata, senza che vi sia stato rinnovo del Ccnl”.
    “Nell’attesa L’UGL polizia locale e l’Arvu europea, preannunciano un autunno nero – prosegeu la nota – Astensione dal lavoro nei turni festivi e notturni, richieste di intervento della Asl nelle sedi fatiscenti e carte bollate. Attenzione particolare per la denuncia alla Corte dei Conti circa la malversazione dei fondi di straordinario, che vengono impiegati non già per eventi imprevisti ed urgenti bensì per garantire servizi pianificati, quali ad esempio quelli relativi alle partite di calcio solitamente calendarizzate sin dalla fine di Luglio. Ci scusiamo fin d’ora con i cittadini per gli inevitabili disagi che deriveranno dalla stagione di lotta ma gli autoferrotranvieri di Genova, hanno insegnato a tutto il paese che solo un confronto serrato permette di non veder calpestati i propri diritti. Chiedere a persone che vedono gli aumenti salariali fermi dal 2010 e che probabilmente resteranno tali fino al 2020, di dover rinunciare ad ulteriori 200/300euro di tagli salariali, rende a 24.000 famiglie, persino la crisi Greca una prospettiva preferibile”.