SALE IL NUMERO DELLE DONNE OCCUPATE, JOBPRICING: GUADAGNANO L’11,2% IN MENO DEGLI UOMINI

In collaborazione con HRC, settore composto dai professionisti delle risorse umane, stamane l’Osservatorio JobPricing, ha presentato uno studio sul ’Gender Gap’ (che, in termini di vita economica, lavorativa e sociale, misura la disuguaglianza tra uomini e donne), dal quale emerge che complessivamente, nel mercato del lavoro del nostro Paese, il numero delle donne occupate è cresciuto di un +6,5%.Nello specifico, il ’Gender Gap Report 2017’, evidenzia che però la popolazione lavorativa femminile (47,2%) copre ancora una percentuale più ristretta di quella maschile (65,5%), con un tasso di disoccupazione – di poco – che vede in testa le donne (12,7% vs 11,3%). Come spiega il report di Jobpricing, tali diferenze “sono misurate e condivise dal World Economic Forum attraverso il Global Gender Gap Report: dal 2006 al 2016, è stato registrato un restringimento del gender gap nel mondo, soprattutto per quanto concerne le sfere attinenti alla salute, all’aspettativa di vita e al livello di istruzione. L’Italia si posiziona al 50° posto su 144 Paesi analizzati, colmando solo al 72% circa il divario di genere e peggiorando il 41° posto registrato l’anno precedente, in particolare a causa dell’indicatore relativo alla partecipazione ed opportunità economiche (siamo al 127° posto per quanto riguarda l’ aspetto della differenza di retribuzione a parità di ruolo)”. Differenze che emergono nei diversi settori occupazionali e, soprattutto, a livello retributivo: con – rispetto alla media – 30.676 euro per gli uomini e 27.228 euro per le donne, con un divario di 12,7 punti percentuali a favore dei primi (specularmente, le donne guadagnano il 11,2% in meno dei colleghi maschi). Attenzione però, perché il report spiega anche che la differenza retributiva tra uomini e donne, si assottiglia notevolmente tra gli occupati che non posseggono un titolo di studi universitario (circa l’80% della popolazione italiana). E come tiene a sottolineare Matteo Gallina, data manager JobPricing, “Sono in generale le funzioni legate allo staff (amministrazione, finanza e controllo, risorse umane, IT, segreteria e servizi generali) ad evidenziare una differenza di genere più consistente, in tutte le qualifiche. Le figure tecniche (prevalentemente riconducibili alle aree della qualità, ricerca e sviluppo, area tecnica e ruoli ad alto contenuto specialistico tecnologico) sono invece quelle meno interessate dalla disparità salariale tra i sessi”.
M.