Home ATTUALITÀ Salini: “Paese non pronto e va adeguato, Pa torni ad amministrare contratti”

    Salini: “Paese non pronto e va adeguato, Pa torni ad amministrare contratti”

    “Bisogna trovare soluzioni” per mettere a terra le risorse del Pnrr e “il Paese non è pronto a fare uno sforzo di questo genere e va adeguato. Quello che il governo ha fatto certamente aiuta ma non basta”, il “problema è che non si riesce più a far amministrare alla pubblica amministrazione”. Lo ha detto Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, a margine dell’evento ‘Riforma Italia’ organizzato da EY. 

    “Ogni volta che si fa uno strumento – ha proseguito – questo diventa l’alibi per far fare a qualcun altro quell che deve fare la Pa. Ad esempio l’Anac: nasce come sistema di controllo e regolamento, è diventato un corpo del processo, oggi tutte le amministrazioni chiedono all’Anac cosa devono fare. Domani vogliamo le commissioni consultive tecniche per la risoluzione delle controversie in corso d’opera, e sono diventate il sistema con cui gestiscono gli appalti. Non è possibile così. Si deve ritornare ad amministrare i contratti, che è il compito fondamentale” della Pa. 

    Secondo Salini, quindi, “bisogna fare molto di più, bisogna assumersi le responsabilità e bisogna potersele assumere, perché una parte delle ragioni della Pa ci sono. Qui siamo alla ricerca del pelo nell’uovo sempre, ma non ci rendiamo conto che non è la forma che conta, ma la sostanza. Se vogliamo dare lavoro a milioni di persone come vogliamo, se vogliamo far riprendere l’economia e far ripartire il Paese non si può stare a spaccare il capello in quattro, come tutti vorrebbero, attorno a un tavolo operatorio a fare gli scienziati. Dobbiamo salvare una persona che sta morendo – ha aggiunto – serve un approccio diverso che non è quello dello studioso a carte ferme che riempie le biblioteche, qua c’è un corpo che è vivo, dobbiamo salvarlo, bisogna avere la capacità di mettere le mani dove serve ma anche farlo, assumendosi delle responsabilità”, ha detto ancora Salini.