SALVINI CONTRO I VESCOVI: “GALANTINO? E’ SCHERZI A PARTE…”

     

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    Salvini-vescovi, secondo round. Il leader del Carroccio torna ad attaccare gli alti prelati che “vorrebbero candidarsi in Parlamento con Rifondazione Comunista” e monsignor Galantino che – dice a Radio Anch’io – “non è un vescovo, è scherzi a parte”. Il tutto il giorno dopo il caso politico che lo ha visto protagonista dopo le accuse allo stato dei coniugi uccisi a Palgonia. Il leader leghista torna a chiedere anceh la chiusura del Cara di Mineo dentro al quale “di rifugiati veri e propri ce ne sono tre”. “Mons. Galantino non è un vescovo, è scherzi a parte…”. Matteo Salvini torna all’attacco del segretario generale della Cei sull’immigrazione. “Per fortuna – rileva il leader della Lega a ’Radio Anch’io’ – la maggior parte della Chiesa parla poco e lavora tanto. Io attacco i vescovi che vorrebbero candidarsi in Parlamento con Rifondazione comunista”. “Il Cara di Mineo va chiuso. E’ un business da 100 milioni di euro. Ci mancava solo il tagliagole”. “Ci sono inchieste su inchieste su quel centro, e gli stessi sindaci vicini dicono che è una enclave di illegalità. Io ci tornerò venerdì”, annuncia Salvini. “Ventimila nuovi alloggi? servono per gli italiani in difficoltà che sono tanti”. “Vorrei servizi in tv – dice a ’Radio Anch’io’ sugli italiani che rovistano nei cassonetti. “Su quei nove milioni di italiani ed immigrati regolari che vivono sotto la soglia di povertà. E’ normale che a fronte di questa gente che paga e suda si dica di dare 20mila appartamenti a chi sbarca domattina che in 7 casi su 10 è clandestino e non scappa da nessuna guerra?”. “Un conto – rileva Salvini – è accogliere chi scappa da una guerra; un conto è invece piazzare in albergo 100mila persone che non scappano da nessuna guerra. Per questo la gente si ribella”, sostiene spiegando che di rifugiati veri e propri “al Cara di Mineo ce ne sono solo tre”. “L’immigrato regolare che lavora – ribadisce il leader della Lega – è mio fratello: rispetta le mie idee, non attacca il Crocifisso. Il problema è l’immigrazione incasinata alla Renzi-Alfano, alla Mare Nostrum, quella degli alberghi. Provate a andare in Austria o a Malta e chiedere di entrare perché avete fame, per non parlare di Australia e Usa, anche da italiani…”.