Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Salvini e la sua ‘citofonata’: “Chi spaccia la droga vende morte”

Salvini e la sua ‘citofonata’: “Chi spaccia la droga vende morte”

Il primo a ‘denunciare’ davanti alle telecamere come ‘sia abbastanza semplice’ individuare il pusher, e procedere poi al loro arresto, è stato l’inviato di ‘Striscia’ Brumotti il quale, nell’indifferenza generale si è addirittura beccato una coltellata nel corso di un servizio, a Monza. Fortuna ha voluto che sotto la tuta il funambolico ‘ciclista’ indossasse un giubbotto antiproiettile, che ha praticamente neutralizzato il fendente del pusher.

Questo per ‘evidenziare’ una storia antica quanto la nostra stessa storia sociale: ovviamente, per paura di ritorsioni o vendette, i residenti di determinate città o rioni, sono condannate all’omertà. Le forze dell’ordine fanno quel che possono, spesso ‘i giudici non li aiutano’, liberando decine di delinquenti dopo nemmeno 24 ore dal loro arresto. Così, sempre più spesso, tra la gente comune – quella vera, che lavora onestamente e lotta per sopravvivere – ricorre la frase da lanciare contro il ‘potere politico’: “Vorrei ci vivessero loro qui per rendersi conto”, lamentano quanti dimenticati dallo Stato nelle desolate periferie gestite dalla malavita. Così come, davanti al puntuale fatto criminale, passanti e parenti delle vittime domandano a squarciagola: “ma lo Stato dove è?“.

Un blitz anti-pusher in ‘pieno stile Brumotti’

Così, nel corso del suo tour elettorale in Emilia, Matteo Salvini ha deciso di incontrare i residenti del quartiere Pilastro di Bologna. Una zona abbastanza ‘difficile’, dove purtroppo droga e criminalità la fanno da padrone. Avvicinato da una donna, il leader leghista è stato informato di come sia difficile per la gente onesta vivere subendo l’arroganza e le minacce dei tanti delinquenti che popolano il quartiere. La donna, come spesso accade ha ‘denunciato’ diverse situazioni di degrado, indicando anche chi e dove spaccia ‘tranquillamente’ la droga. Salvini ha colto la palla al balzo e, ‘stile’ Brumotti’, ha voluto girare anch’egli un video di denuncia. Un’iniziativa che nessun politico – accortamente attento a ‘mantenere gli equlibri’ – si sognerebbe mai di fare, limitandosi a fingere di prendere nota davanti alla signora. No, Salvini ha acceso il suo smartphone ed ha citofonato alla famiglia di presunti pusher. Un gesto che gli è costato ‘la pubblica condanna’, manco avesse investito una scolaresca dopo essere passato con il rosso!

“Ho accolto la supplica d una mamma”

Lì non c’era la famigliola: babbo e figlio spacciano droga, ok? Con nome, cognome e indirizzo. Ed è normale che tutti nel quartiere sappiano, e anche le forze dell’ordine sappiano, che in quel palazzo padre e figlio spacciano e questi possano continuare a vendere morte? Abbiamo segnalato all’attenzione di chi di dovere, che agirà di conseguenza, che spacciare droga alla luce del sole significa vendere morte”, ha spiegato il leader del carroccio intervenendo in diretta su ‘Mattino 5’. “Una mamma, che ha perso un figlio per droga, ha denunciato lo spaccio nel suo quartiere e mi ha chiesto di farne parlare – ha spiegato Salvini – C’è una normativa nazionale tollerante nei confronti degli spacciatori di droga. La Lega ha presentato il progetto di Legge ‘Droga zero’ che prescinde dalla ‘Modica quantità‘”.
Sicuramente, così facendo è certo che pusher, criminali e balordi, domenica non voteranno per la Lega…

Max